L’istruzione strozzina in Colombia

Scritto dasu 26 Ottobre 2018

Un ottobre infuocato quello della scuola colombiana, che non riesce più a trovare il modo di sostener un meccanismo perverso: quello riassunto genialmente nel cartello che correda questo articolo. I ragazzi di quelle università, quelle che preparano sono private, perché si è voluto che le altre non siano allo stesso livello… e comunque si paga sempre, anche quella pubblica, e non in modo commisurato ai salari.

Già prima la vita è dura, ma diventa durissima dopo la fine del percorso scolastico, quando bisogna onorare il prestito d’onore a tassi d’interesse da strozzino. E lo strozzino è la banca di riferimento statale (Icetex, l’istituto di credito che “elargisce” i prestiti d’onore, prendendo i soldi pubblici, girandoli alle università private e pretendendo la restituzione dai ragazzi dopo la laurea) che agisce come esattore. L’incredibile è che i ragazzi stanno chiedendo soltanto che si azzerino gli interessi e non la cancellazione del prestito.

Ora pare che il movimento, ampiamente represso con i soliti modi polizieschi e con prospettive di non riuscire a risolvere la questione in tempi ristretti, stia crescendo anche come consapevolezza e quindi potrebbe rilanciare ed estendersi al resto della società, ma per ora l’unico ambito coinvolto nella mobilitazione è quello della scuola e dell’università.

I fatti sono stati raccontati da alcune testate molte attente e che hanno documentato le lotte studentesche, abbiamo cercato di capire meglio come funziona il sistema colombiano dell’istruzione e della ricerca e di inserirlo nel contesto in cui ha potuto crescere questa che si spera non sia solo una fiammata.

E abbiamo pensato – e ce lo ha confermato in questo intervento – che Cristina Vargas potesse essere la persona più adatta per analizzare la situazione e spiegarcela al di qua dell’Atlantico

Ribellione degli studenti colombiani


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