al-Warraq – Ritorno all’Isola che Resiste

Scritto dasu 25 Marzo 2019

Da giugno 2017 alla notizia di un mega-progetto di sviluppo turistico che comprenderebbe diverse isole sul Nilo gli abitanti dell’isola di al-Warraq si sono organizzati in un “consiglio delle famiglie” per opporvisi con forza.

Sono circa 200mila le persone che, soprattutto a partire dagli anni 80, hanno raggiunto l’isola per stanziarvisi, da allora al-Warraq ha vissuto una graduale urbanizzazione informale al pari dei quartieri popolari della capitale egiziana. Fino a quando nel 2017 le autorità ministeriali si erano presentate sull’isola accompagnate da un’ingente schieramento di polizia per effettuare una vasta serie di sgomberi e demolizioni. La tempestiva e determinata risposta della popolazione dell’isola, compatta contro l’operazione in corso, aveva permesso il respingimento delle forze di sicurezza e lo stop agli sgomberi programmati.

A quasi due anni di distanza, il 13 marzo tre attivisti sono stati arrestati, dopo essere stati attirati fuori dall’isola con un subdolo inganno da parte della polizia egiziana, e alle famiglie che chiedevano notizie dei propri famigliari imprigionati, la risposta è stato proposto uno scambio: “Accettate un accordo sulle terre dell’isola e libereremo i prigionieri”.

 

 

La mossa delle autorità egiziane si inserisce in quadro di massima allerta, dopo che a febbraio 2019 era stato annunciato un nuovo piano di sgomberi, e gli isolani si stanno organizzando per contrapporvisi, una grande assemblea pubblica è prevista in questi giorni per prepare una risposta sia al nuovo piano di sgomberi sia per sostenere i 22 isolani che affronteranno a breve il processo per gli scontri del 2017.

 

Il racconto della resistenza dell’isola di al-Warraq da parte di Chiara Cruciati, fondatrice del blog NenaNews e collaboratrice de Il Manifesto.


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