La giornata del ricordo fascista e la riscrittura della storia

Scritto dasu 4 Febbraio 2020

Mercoledì 5 febbraio presso la sala della Terza Circoscrizione di Torino si terrà una serata sulle vicende del confine orientale alla fine del secondo conflitto mondiale. Relatore della serata sarà Eric Gobetti, storico e e ricercatore che sulle vicende inerenti l’esodo degli italiani da Istria e Dalmazia e sulla resistenza Jugoslava e sulla partecipazione di molti disertori dell’esercito italiano, ha scritto diversi libri e realizzato documentari.

I fascisti di Aliud hanno minacciato di bloccare fisicamente l’iniziativa qualora la Circoscrizione non annullasse l’evento. Accusano Eric Gobetti di essere un negazionista.

È un ulteriore tentativo di censurare chi fa il mestiere di storico e si occupa, con l’occhio critico che lo storico deve avere, delle complesse vicende che coinvolsero quelle zone lungo tutto il primo Novecento.
La riscrittura della storia operata dalla destra italiana, con l’avvallo e l’appoggio attivo delle istituzioni, vuole cancellare completamente la memoria dei crimini commessi dall’Esercito Italiano, l’italianizzazione forzata e le violenze dopo la conquista di quei territori a seguito della Prima Guerra mondiale, l’invasione della Jugoslava e gli eccidi in Slovenia. Un’operazione attuata riesumando la favola logora degli “Italiani brava gente”.

L’esodo giuliano-dalmata ha le sue radici nelle politiche criminali volute dallo stato italiano, e le vittime delle persecuzioni anti-italiane subito dopo la fine della guerra, sono state le ultime vittime del fascismo stesso. Il fenomeno foibe va inquadrato in un processo storico pluridecennale che ha sconvolto le vite di quelle popolazioni che si trovarono a vivere su frontiere e territori rivendicati dai vari nazionalismi.

I fascisti non vogliono che si parli di questo.

Ascolta la diretta con Eric Gobetti:

Ascolta la diretta con Eric Gobetti:

 

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