Eroi o carne da macello? Presidio degli infermieri a Torino

Scritto dasu 22 Maggio 2020

Mercoledì 20 maggio un presidio di infermieri si è riunito davanti al palazzo della Regione a Torino. Innanzitutto hanno voluto ricordare i 40 colleghi deceduti durante l’epidemia vittime delle negligenze di chi gestisce la sanità, sia per anni di tagli che hanno penalizzato il personale, sia per la totale impreparazione strutturale: pochi tamponi, dpi non adeguati e “quarantena lavorando” (i positivi al tampone che non presentavano sintomi sono stati costretti a continuare a lavorare, mettendo a rischio se stessi e gli altri). Hanno rifiutato la retorica degli “eroi” in prima linea, utilizzata dai media per romanzare le mancanze sistemiche della sanità piemontese. Infatti, a pochi giorni dall’allentamento delle misure di emergenza, nulla si muove per migliorare le condizioni di lavoro del personale sanitario. Il sindacato Nursind non ha firmato il contratto nazionale per coerenza e non viene quindi invitato al tavolo delle trattative. Ricevuti dal presidente regionale Cirio, non hanno intenzione di limitarsi a credere alle promesse. I cittadini hanno mostrato solidarietà, e non mancheranno mobilitazioni future per portare avanti le istanze che ora sono sotto i riflettori, ma che le lotte dei lavoratori della sanità portano avanti da almeno 10 anni.

Ne abbiamo parlato con Roberto Amerio del sindacato Nursind. Ascolta la diretta:


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