Una bolla sta per scoppiare a Berlino?

Scritto dasu 30 Luglio 2020

La capitale tedesca è oggi uno dei modelli europei più riusciti di città inclusiva, culturalmente vivace e soggetta ad una narrazione in buona parte pacificata. Forte polo di attrazione “alternativo”, la città strizza l’occhio a sottoculture, musica underground e tollera spazi autogestiti, purché a bassa conflittualità o all’interno di contratti di locazione. Tuttavia, tra turismo e concentrazione di “creativi” e start-up, la gentrification galoppa, e i contratti di affitto di molti houseprojekt (occupazioni degli anni 90, in parte legalizzate in seguito) scadono a giorni: l’interesse economico è alto, e lo sgombero è annunciato. Alcuni di questi, posti storici e importanti come il Liebig34 e Rigaer94, hanno però deciso di resistere. Ci sarà una demo (corteo) il 1 agosto e diverse altre mobilitazioni nelle settimane a seguire.
La bolla scoppierà?

Ne abbiamo parlato con due compagne che da anni vivono e attraversano le lotte a Berlino, prima delineando la storia delle occupazioni e il contesto attuale:

Per poi arrivare al sodo di sgomberi, resistenza e mobilitazioni:

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