Voci dalla baraccopoli di via Germagnano sotto sgombero

Scritto dasu 11 Agosto 2020

Anche nella baraccopoli di via Germagnano chi governa Torino sta portando avanti una guerra ai poveri.
Il “Progetto Speciale Campi Nomadi” a firma 5 Stelle prosegue sulla linea degli “sgomberi dolci” inaugurati con “La Città Possibile” targata PD, con cui nel 2015 si spesero 5 milioni di euro e si rase al suolo il più grande campo rom d’Europa, in Lungo Stura Lazio, dove vivevano 2.000 persone povere.
Molte di loro hanno trovato riparo in via Germagnano, dove da decenni sorgono diverse baraccopoli che rappresentano l’unico spazio dove poter vivere per chi in questa città non può permettersi un affitto e vive una vita sotto sgombero. Letteralmente.
Oggi il Comune di Torino sta radendo al suolo le baracche, promettendo squallidamente alle famiglie 1.000 euro per sparire.

Ospiti negli studios di via Cecchi 21/a alcunx abitanti di via Germagnano sotto sgombero e solidali, con testimonianze, aggiornamenti e anche un po’ di manele.

Abbiamo parlato anche de La versione di Jean, futuro sito web e film documentario, che vorrebbe diventare “un luogo della memoria per chi dal 2000 al 2015 ha vissuto nella baraccopoli “rom” di Lungo Stura Lazio, a Torino, e ha cercato di resistere agli sgomberi forzati e alla distruzione del campo.

Allo stesso tempo speriamo che il sito/archivio possa diventare percorso di scoperta per chi non ha mai conosciuto quella realtà, per chi non è mai entrato nella baraccopoli di Lungo Stura, sospendendo per un momento tutti i pregiudizi, luoghi comuni e stereotipi che strutturalmente definiscono e stigmatizzano le popolazioni rom e i campi ghetto in cui le persone povere, rom e non, sono costrette a vivere, in particolare in Italia.
Per questo motivo ci interessa far capire a chi vuole entrare in questa storia che sono gli stessi autori e protagonisti dei contributi qui presentati che hanno deciso di documentare vari momenti di vita nel campo e di resistenza, affrontando situazioni durissime di violenza e di scontro così come altre di festa e condivisione.

È una storia grande e importante, fino ad ora invisibile. Per questo vogliamo condividerla.

Ascolta i 40′ di diretta:


Radio Blackout 105.25

One station against the nation

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