Lesbo. Tendopoli militarizzata, gas e botte per i profughi

Scritto dasu 16 Settembre 2020

Dopo l’incendio che una settimana fa ha distrutto il centro di Moria migliaia di persone hanno provato a bloccare una strada: il governo ha reagito con gas e botte.
In questi giorni i militari hanno allestito una tendopoli dove, senza riguardo per distanze e tutela della salute, hanno ammassato circa 800 persone.
Le altre tredicimila che vivevano nell’inferno di Moria sono accampate in condizioni spaventose lungo la strada di montagna che collega il centro dell’isola con i centri abitati. Non hanno cibo né acqua, né possibilità di procurarseli. Chi ha qualche soldo viene respinto dai negozianti, terrorizzati dal rischio di contagio.
Nel centro di Moria erano stati riscontrati alcuni casi di infezione da Covid 19, ma, anziché separare le persone positive dalle altre, il governo aveva deciso di mettere tutti in quarantena. Non è quindi da escludere l’ipotesi ventilata da alcuni che l’incendio che ha distrutto il campo, alimentato dai forti venti che spirano nell’isola d’estate, sia stato un atto di protesta contro le scelte del governo di Atene di non trasferire i profughi nella Grecia continentale, alleggerendo una struttura che non avrebbe potuto ospitare più di 3.000 persone, ma era arrivata a superare le 13.000.
La pandemia ha reso la situazione esplosiva. Già ci sono cenni di rivolta sia tra i prigionieri della tendopoli, sia tra chi è alla fame lungo la strada. Pochi si sono dispersi tra le montagne.
La popolazione locale un tempo ospitale e solidale oggi ha chiuso le porte ai migranti e chiede che vengano trasferiti altrove. La fama di isola-prigione ha messo in fuga i turisti stranieri, dando un colpo durissimo alla principale fonte di reddito per gli abitanti. Non si può escludere che l’acuirsi della paura, innescata dalla criminale gestione governativa, possa portare ad un’insorgenza popolare contro i profughi e contro il governo di Nea Democratia.
L’estrema destra soffia sul fuoco ed ha più volte attaccato a sassate i profughi, che sono riusciti a difendersi e a contrattaccare.
Il governo ha deciso di allestire a tempo di record una tendopoli militarizzata.

Ne abbiamo parlato con Cosimo Caridi, giornalista e corrispondente di varie testate, che si trova da alcuni giorni a Lesbo.

Ascolta la diretta:

2020 09 15 lesbo caridi

 


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