Giustificazioni delle presenze a scuola: No Dad

Scritto dasu 15 Gennaio 2021

Bussoleno, liceo scientifico Rosa. La protesta che ha portato i ragazzi a fare didattica a distanza in piazza nasce dal fatto che c’è stato tutto il tempo per organizzare un rientro in sicurezza e se il problema riguardava i trasporti ci si poteva organizzare. Non  è certo colpa del preside, ma di chi ha voluto tenere la scuola in secondo piano rispetto all’economia… o all’aperitivo.

Il problema è che si stanno tagliando le risorse per la scuola da 30 anni a questa parte sempre di più e per questo è più comodo tenere la scuola in Dad, che frena la motivazione per sua natura (interagire con uno schermo non agevola in questo senso: distrazioni, assenza di contatto umano), anche se poi il debito pubblico graverà sui giovani che ora non sono messi in condizione di prepararsi al lavoro adeguatamente.

E poi è il metodo della didattica a distanza che non funziona ed è intollerabile che permanga a distanza di un anno come unica soluzione; e non ultimo è il problema del consumo della connessione, l’approvvigionamento degli apparecchi a carico degli studenti.

Gli studenti si sono mobilitati perché ormai non credono più alle promesse di rientrare in presenza.

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