I corpi di Navalny scagliati contro la satrapia putiniana

Scritto dasu 24 Gennaio 2021

Sia il corpo virtuale del blogger che quello fatto di carne, veleni e manette di Aleksei Navalny vengono usati contro il sistema di potere di Putin. Forse la fama in patria è un po’ diversa da quella diffusa dalla propaganda occidentale, perché in Russia ricordano le sue posizioni xenofobe, omofobe e le manifestazioni sotto le bandiere con croci celtiche, però la caèarbietà e il coraggio della sua determinazione han fatto sì che anche chi non sarebbe d’accordo con le sue posizioni politiche – che ultimamente non sono state sbandierate: infatti non si sa quali sarebbero le sue proposte nel caso improbabile che riuscisse a sostituirsi a Putin – comincia a individuarlo come unica speranza di liberarsi dell’oligarchia energetica-militare della satrapia dell’ex agente del Kgb.

Dopo il tentativo di avvelenamento che lo ha portato in coma in Germania e lo spettacolare sbugiardamento dei sistemi di sicurezza, Navalny poteva rimanere in esilio senza avere possibilità di incidere sulla società russa, oppure continuare a essere un grattacapo sempre più seguito dai conazionali, assumendosi il rischio di tornare a Mosca e quindi mettersi nelle mani dell’apparato repressivo, che in effetti è scattato immediatamente al suo arrivo all’aeroporto.

Ha dimostrato di avere notevole capacità organizzativa e un gruppo di collaboratori numeroso e professionale, avendo preparato un’altra bordata contro la corruzione da lanciare immediatamente dopo il suo arresto e che ha corroborato le proteste di sabato 23 gennaio (represse con botte e arresti indiscriminati di 3400 persone) con le immagini della reggia di Putin sul Mar Nero… una residenza principesca che potrebbe dimostrare quanto Vladimir Putin sia manovrato dai potenti gruppi e boiari che gli hanno consentito un’esistenza di agi e potere.

Ne abbiamo parlato un paio di giorni prima delle manifestazioni, giovedì 21 gennaio, con Mattia Bernardo Bagnoli, corrispondente da Mosca:

Ascolta “Il corpo di Navalny sfida il principato di Putin” su Spreaker.


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