Torino e il Piano Regolatore Generale

Scritto dasu 5 Febbraio 2021

Il divario fra Comuni e abitanti che li vivono si fa mano a mano più grande, la possibilità di comunicare fra le parti è spesso solo uno strumento di facciata mentre le decisioni importanti vengono prese in altri luoghi – possibilmente lontano da occhi indiscreti – dove gli interessi finanziari s’intrecciano prevaricando la collettività, la salute, l’ambiente. 
Il piano regolatore generale comunale (PRGC) è lo strumento urbanistico che regola l’attività edificatoria all’interno di un territorio comunale, di cui ogni comune italiano deve dotarsi.
È proprio nel PRG infatti che vengono decise le linee guida delle trasformazioni che porteranno poi cementificazione, gentrificazione e cancellazione dei servizi pubblici che abbattono la vivibilità delle città.
Vogliamo creare un’occasione per condividere e comprendere come e perché un PUR (Piano Unitario di Riqualificazione) e una VAS (Valutazione Ambientale Strategica), possono cambiare il volto di interi quartieri e quali siamo gli strumenti, anche amministrativi, per opporvisi.

Sapersi districare nel labirinto delle procedure urbanistiche non è certo una passeggiata e il linguaggio burocratico talvolta non è  di conforto.

La Torino Che Vogliamo propone quindi un primo incontro di formazione e alfabetizzazione sugli aspetti amministrativi del Piano Regolatore Generale. 
Ce ne parla Mariangela Rosolen del Comitato Acqua Pubblica Torino e di Attac Comitato di Torino, impegnata in Assemblea 21 e nel Gruppo La Torino che Vogliamo, per  costruire insieme un progetto per il futuro di Torino, alternativo a quello che stiamo tuttora subendo e  pagando duramente.

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