Birmania: aggiornamenti sul conflitto, i confini e il futuro della guerra civile

Scritto dasu 16 Aprile 2024

Dal 30 gennaio 2021, giorno in cui l’esercito birmano ha arrestato Aung San Suu Kyi, attuando un colpo di stato, in Birmania/Myanmar è in corso una guerra civile tra l’esercito golpista e le forze del People Defence Force (PDF), guidato dal governo democratico in esilio (NUG). A tre anni di distanza la maggior parte dello stato birmano è in mano ai ribelli, mentre la giunta golpista controlla meno dle 20% del territorio. Recentemente l’Unione nazionale karen (KNU), che collabora con il PDF, ha conquistato Myawaddy, città con 200mila abitanti e varco di frontiera con la Thailandia, di grande importanza commerciale per l’importazione di merci nel paese. Questa conquista segue un attacco avvenuto nella capitale Naypyitaw il 4 aprile, quando 28 droni sono stati lanciati contro obbiettivi strategici dell’esercito birmano, togliendo così alla giunta militare la certezza di essere al sicuro almeno nelle città interne.

Il conflitto ha creato una situazione di grande disagio per la popolazione locale, soprattutto nello Stato di Rakhine, causando 2,3 milioni di sfollati, e problemi con i paesi limitrofi. L’India ha deciso di agire avanzando l’ipotesi di costruire un muro di 1643 chilometri lungo in confine con la Birmania, con l’obbiettivo di fermare l’immigrazione illegale. Tale progetto costerà 3,7 miliardi di dollari e ha già portato alla sospensione della libera circolazione tra i due paesi.

Ne ha parlato ai nostri microfoni il giornalista Massimo Morello:

 

 

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