FINANZIARIA DI GUERRA, INTRECCI FRA FINANZA E COMPLESSO MILITARE INDUSTRIALE.

Scritto dasu 5 Novembre 2024

L’acquisto di armamenti nei prossimi anni copre il 90% delle nuove spese in conto capitale della manovra. Si tolgono risorse alla transizione verde,alla mobilità sostenibile ,alla cura del territorio per darli alla difesa. Fondi investimento sono diventati i  principali azionisti delle multinazionali delle armi: Vanguard, Blackrock, Kkr, nel caso italiano Blackrock è arrivato a controllare più del  3% delle quote azionarie di di Leonardo senza che il governo  abbia fatto scattare la clausola del “golden power” a tutela dell’interesse nazionale in settori settori strategici.

I conti della finanziaria dimostrano come nei prossimi tre anni sono previste spese per 40 miliardi di euro in nuove armi ,alla tecnologia bellica saranno destinati investimenti ogni anno corrispondenti quasi a quelli concessi  al ministero dell’università (14 mld), 5 volte più che alla ricerca.

Un aumento abnorme di investimenti in nuovi sistemi d’arma deciso da Giancarlo Giorgetti nella manovra. I soldi a sostegno della frenesia bellica si aggiungono, ovviamente, a fondi già a bilancio con lo stesso fine: solo nei prossimi tre anni, l’Italia si prepara infatti a spendere in armi la bellezza di 39 miliardi di euro, 13 l’anno in media, circa il 40% della spesa per la “missione difesa” descritta dal bilancio dello Stato (31 miliardi) e lo 0,55% abbondante del Pil. Per comprendere la dimensioni dello stanziamento, basti dire che contro il dissesto idrogeologico dovrebbero essere disponibili circa 1,8 miliardi di euro, che l’intero bilancio del ministero dell’università è di 14 miliardi, nel quale alla ricerca vengono destinati circa 2,5 miliardi.

Ne parliamo con Antonio Mazzeo:

 

 

 


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