spese militari

RAPPORTO SIPRI DI STOCCOLMA DENUNCIA L’AUMENTO ESPONENZIALE DELLE SPESE MILITARI GLOBALI.

Nonostante la bollente estate torinese, centinaia di persone hanno dato vita ad un lungo pomeriggio di informazione e lotta in via Roma, di fronte all’ingresso della Galleria San Federico blindata dalla polizia per impedire che gli antimilitarist* si avvicinassero alla sede del DAP – Distretto Aerospaziale Piemontese. Musica, interventi, e numerose azioni performanti hanno segnato […]

Svariate centinaia di antimilitaristә hanno partecipato al corteo indetto dall’Assemblea Antimilitarista per il 20 novembre. La manifestazione, partita da Porta Palazzo, ha percorso le strade del centro sino a Porta Nuova. Il restyling d’immagine delle forze armate e del sistema militare/industriale italiano si infrangono di fronte alla crescita di un movimento di opposizione alla guerra […]

Il 4 novembre e nei giorni successivi ci saranno manifestazioni antimilitariste in varie località italiane per contestare la giornata delle forze armate, che in ogni città vedrà cerimonie e commemorazioni militariste. A Torino l’Assemblea Antimilitarista ha lanciato tre giornate di informazione e lotta. Il 31 ottobre c’è stato un punto informativo al Balon sulla spesa […]

l 29 e 30 novembre si tiene all’Oval Lingotto di Torino “Aerospace & defence meeting”, mostra mercato internazionale dell’industria aerospaziale di guerra. Il 28 si tiene un convegno dedicato alla trasformazione digitale e all’industria aerospaziale 4.0 Un’occasione per valorizzare le eccellenze del made in Italy nel settore armiero, in testa il colosso Leonardo, con un […]

Ieri sera al Senato è stata votata la fiducia sulla legge di stabilità. 171 i sì, 135 i no: la maggioranza richiesta era 154. In sintesi alcuni dei provvedimenti della nuova legge di stabilità approvata dal senato e in prossima approvazione alla Camera. – Casa:  arriva la Iuc (imposta unica comunale). Avrà tre componenti: rimane […]

Si apre a Pechino la riunione plenaria del Congresso Nazionale del Popolo, e uno dei primi annunci riguarda il budget militare per l’anno in corso: più 11.2%, ovvero le spese militari cinesi arriveranno a 110 miliardi di dollari (670 miliardi di yuan, la valuta locale). Ma quello che non si sa, sul budget militare cinese, resta molto: gli analisti infatti concordano nel reputare che la vera cifra dedicata da Pechino alle spese militari sia molto più alta, e proprio lo scorso mese un’inchiesta dell’Ihs Jane’s (una pubblicazione di Intelligence militare) prevedeva che il budget militare arriverà a 238 miliardi di dollari entro il 2015.

Le cifre ufficiali, infatti, mostrano che la spesa di guerra cinese, nel 2011, è meno dell’1.5% del suo Pil per la difesa, mentre i calcoli di analisti indipendenti metterebbero tale spesa a oltre il 2%. Nei loro calcoli viene tenuto conto anche delle spese per l’esplorazione spaziale, portata avanti dai militari cinesi. La spesa militare cinese è la seconda più alta al mondo, dopo gli Stati Uniti, prevista in 707 miliardi di dollari nel 2012, comprese le missioni militari all’estero.

Questa notizia apre una serie di interrogativi sul ruolo di grande potenza – non solo economica – della Cina e sugli scenari del futuro prossimo.
La decadenza degli Stati Uniti – il cui spaventoso debito pubblico non li porta al default, perché la forza militare rende inesigibile qualsiasi credito, apre le porte a numerosi possibili scenari. Non ultimo quello di un mondo sotto tutela cinese.

Ne abbiamo parlato con Salvo Vaccaro, docente di filosofia politica all’Università di Palermo.


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