Antimilitarist per le strade di Torino

Scritto dasu 23 Novembre 2021

Svariate centinaia di antimilitaristә hanno partecipato al corteo indetto dall’Assemblea Antimilitarista per il 20 novembre. La manifestazione, partita da Porta Palazzo, ha percorso le strade del centro sino a Porta Nuova.
Il restyling d’immagine delle forze armate e del sistema militare/industriale italiano si infrangono di fronte alla crescita di un movimento di opposizione alla guerra ed al militarismo che si sta rinforzando anno dopo anno.
La prossima apertura a Torino dell’ottava edizione della mostra mercato dell’industria bellica aerospaziale è il motivo forte intorno al quale si è sviluppato un percorso di lotta ben più ampio, che si è concretato nella partecipazione attiva al corteo di compagnә provenienti da molte località italiane, dove sono nate assemblee e coordinamenti di lotta.
A Porta Palazzo si è parlato di militarizzazione delle periferie, guerra allә poverә, lotta ai CPR, gentrification di un quartiere dove la presenza militare è costante.
Si sono susseguiti interventi sull’Aerospace and Defence Meetings, sulla lotta contro le antenne assassine di Niscemi e la base di Sigonella, sull’occupazione militare a Chiomonte e San Didero in difesa di una linea ad alta velocità destinata a divenire anche corridoio militare.
A Porta Susa si fronte alla lapide dei martiri della camera del lavoro si è ricordata la lunga e durissima lotta della classe operaia torinese contro la guerra ed il militarismo a partire dal 1917, in piena guerra mondiale, quando uno sciopero generale con barricate e scontri durissimi paralizzò la città contro la fame e la guerra.
Al mercato di corso Valdocco un intervento ha posto l’accento sul costante aumento delle spese militari, ben 70 milioni di euro al giorno, di fronte alla riduzione di servizi importanti come trasporti di prossimità, ospedali, scuole, assistenza ad anziani e disabili.
Di fronte alla scuola di applicazioni militari e agli alti comandi si è parlato delle missioni militari all’estero in difesa degli interessi dell’ENI e per l’esternalizzazione della guerra allә migranti.
A Porta Nuova, dove i militari attuano un controllo etnicamente mirato per bloccare lә migrantә diretti al confine in Val Susa, si è parlato di lotta alle frontiere ed al controllo militare del territorio.

Bloccare le missioni all’estero, boicottare l’ENI, cacciare lә militarә dalle nostre città, bloccare la produzione e il trasporto di armi, contrastare la mostra mercato dell’industria aerospaziale di guerra sono concreti orizzonti di lotta.

Il 30 novembre parte l’ottava edizione dell’Aerospace and Defence Meetings.
Via i mercanti d’armi da Torino!
Appuntamento all’Oval alle 12,30 di martedì 30 novembre

Ne abbiamo parlato con Dario dell’Assemblea Antimilitarista

Ascolta la diretta:

 


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