Attacchi alla comunità trans, cosa succede e come si resiste
Scritto dainfosu 17 Aprile 2025
Arrivano le prime anticipazioni rispetto alle decisioni che prenderà entro fine aprile il tavolo tecnico voluto dalla ministra Roccella e dal ministro Schillaci «in materia di trattamento della disforia di genere». Sono preoccupanti: ipotesi di nuovi registri e obbligo di visite psichiatriche. Ulteriori attacchi quindi ai diritti delle persone trans nel nostro paese, che nei tavoli come questi non vengono neanche chiamate a partecipare. Tendenze in linea con quanto si sta dando in tante altre parti del mondo come USA, Ungheria e Argentina. In ultimo, la sentenza di questi giorni della corte suprema britannica “donne solo per nascita”.
Con Federico e Leone parliamo di questo clima generale, andando a contestualizzare gli attacchi del governo italiano in un sistema già pieno di freni e barriere ai percorsi di affermazione di genere, come tempi di attesa nel pubblico e strade chiuse per rettifica anagrafica. Ma anche tutti gli ostacoli educativi e culturali, che ad oggi non permettono alle persone di sentirsi riconosciute nella loro identità e nelle loro scelte. Come dimostrato d’altronde con le direzioni prese nel campo medico e bioetico da questo governo anche su altri temi – si pensi agli attacchi al diritto all’aborto. Parlare di attacchi alla comunità trans implica parlare di resistenza dal basso, movimenti e alleanze possibili, per autorganizzazione e mutuo aiuto quotidiano, anche in questo campo.