Lampedusa: quei radar sono cancerogeni

Scritto dasu 29 Gennaio 2015

Come per le servitù militari in Sardegna, anche sull’isola famosa per gli sbarchi e la calorosa accoglienza ai migranti da parte degli abitanti (un po’ meno da parte dello Stato) da sempre è colonia delle attrezzature e dei contingenti militari che inquinano l’ambiente in ogni senso. Nel caso dei due nuovi potenti sistemi radar, uno della marina militare e uno dell’aeronautica si cominciano a riscontrare seri problemi sanitari e aumenti di casi di tumori allo stomaco al fegato e della vescica per i maschi. Askavusa ha invitato l’Arpa a fare i rilievi e le conclusioni avrebbero dovuto rassicurare, se non fosse che l’elaborazione prodotta dall’ente per la protezione dell’ambiente sono stati ocnfutati dalle analisi di Massimo Coraddu e MAssimo Zucchetti, del Politecnico di Torino che hanno riscontrato i gravissimi pericoli per l’uomo delle emissioni; Askavusa ha verificato la mancanza di un regolamento e di un registro per l’installazione di antenne e radar nel territorio lampedusano, inoltre il radar della Guardia di Finanza utilizzato a Capo Grecale per intercettare le imbarcazioni di migranti (che finora non risultano aver trasportato jihadisti), acquistato in Israele era stato collocato nel siracusano, ma le proteste degli ambientalisti hanno costretto i militari a trasferirlo… le questioni relative alla sua attivazione in territorio lampedusano, alla sua nocività e al  rispetto delel leggi non hanno avuto ancora risposte.

Sentiamo in proposito Giacomo di Askavusa

2015.01.29-askavusa


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