I rom conoscono da sempre la brutalità del potere…
Scritto dainfosu 11 Dicembre 2015
… quella ordita dal comune di Torino e gestita da sei organizzazioni complici sotto la accattivante etichetta “La Città possibile” è stata solo più subdola inizialmente e ora determinata sull’obiettivo di cacciare le famiglie che abitavano nell’indigenza di Lungostura Lazio, che successivamente hanno dato vita all’occupazione di una parte della ex caserma di via Asti e, dopo l’intervento delle guardie anche in quella situazione, hanno messo in atto molteplici forme di resistenza e sopravvivenza.
Ne avevamo parlato con Cecilia, una solidale accorsa sul luogo dello sgombero di via Borgoticino giovedì…
… abbiamo poi risentito Cecilia che ci ha raccontato l’atmosfera anche dopo quest’ultimo sgombero e la cattura di Catalin, accennando ad una delle successive iniziative della sera volte a rilanciare le rivendicazioni delle famiglie cacciate da Lungostura, a partire dall’analisi del progetto comunale di cui sono state vittime sacrificali queste famiglie rom. La pratica dell’occupazione è stata una di quelle messe in atto, laddove ci sono state anche diverse prassi applicate, dove il confine tra sguardo politico e tattiche di sopravvivenza si confondono