Expo. La piovra getta i suoi tentacoli su Città Studi

Scritto dasu 31 Marzo 2017

Il grande evento si è concluso l’ultimo giorno di ottobre del 2015. Gli spazi di una fiera finita a malapena in pari sono vuoti.
Nessuno è interessato all’area: tutte le aste su area Expo sono state deserte.
In autunno il governo, complice il Rettore Vaciago e l’ammnistrazione, ha tirato fuori il coniglio dal cappello. Spostare le facoltà scientifiche di Città Studi ne deserto dell’ex Expo. Lontanissima dal centro, senza collegamenti pubblici decenti, offrirebbe agli studenti la metà degli spazi a loro disposizione ora.
Vasta l’opposizione al progetto sia tra gli studenti del polo scientifico sia tra gli abitanti della zona di Città Studi..

Lo spostamento del polo universitario è serve solo a tappare il buco, La gigantesca voragine di un affare che ha arricchito solo chi ha costruito. Per il resto il progetto bislacco di trasformare Milano nella capitale del cibo si è dissolto ben prima che l’Expo 2015 chiudesse i battenti.
Per salvare questo baraccone si sacrifica il quartiere: lo spostamento smembrerebbe città studio. Nessuno sa a quale uso potrebbero essere destinati gli stabili svuotati dall’università ma è legittimo sospettare che potrebbe partire un’operazione speculativa in grande stile, in linea con la politica di privatizzazioni di Palazzo Marino.
Togliere uno spazio pubblico e di cultura da un territorio è sempre decisione delicata, senza una proposta composita e che tenga conto dello sviluppo urbano è decisione gravissima. In aggiunta la zona di Expo è completamente disconnessa dal resto della città, difficile da raggiungere e di conseguenza creerebbe un Campus Universitario completamente sigillato, isolato dal tessuto urbano, privando di fatto le connessioni tra il luogo del sapere per eccellenza con il resto della cittadinanza.
Sono stati stanziati 130 milioni di euro per far spostare le facoltà scientifiche dell’Università Statale nell’area Expo Finanziamento disponibile solo nel caso di spostamento. Questi soldi non finanzieranno le attività formative dell’Università serviranno solo a riempire il vuoto dell’area Expo.
Città Studi è cresciuta attorno ai poli universitari, si parla di 34mila studenti tra Politecnico e Statale.

Ne abbiamo discusso con Alberto – Abo – Da Monte, attivista no expo della prima ora.

Ascolta la diretta:

2017 03 28 abo cittàstudi expo

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