Erdogan si prepara alle elezioni

Scritto dasu 10 Ottobre 2022

E’ dalle primissime fasi della guerra tra Russia e Ucraina che Erdogan ha cercato di ritagliarsi un ruolo di primo piano nella mediazione tra Putin e Zelensky, e il leader turco, attivissimo da mesi, è stato ancora protagonista anche al summit della Comunità politica europea che si è tenuto a Praga.

Qualcuno poteva pensare che la prima edizione di questo format, che prende spunto da un’idea nata al vertice informale di marzo a Versailles e punta a creare una nuova piattaforma di dialogo tra l’Unione Europea e alcuni dei Paesi confinanti, come Islanda, Albania, Svizzera, Turchia e Regno Unito, potesse essere solo l’occasione per una passerella e per le foto.

Non per Erdogan, dall’inizio dell’anno iperattivo sul piano diplomatico e impegnato su più tavoli. Nella giornata inaugurale del summit Erdogan ha incontrato il premier spagnolo Pedro Sanchez e avuto un trilaterale con il premier ceco Petr Fiala e con la presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen, prima di un faccia a faccia con il presidente bulgaro Rumen Radev. Ha poi svolto un ruolo di primo piano nella mediazione tra Azeirbaigian e Armenia e rilasciato dichiarazioni su Siria e Grecia.

Abbiamo chiesto a Aberto Tetta, giornalista e producer freelance basato a Istanbul da più di 15 anni, di chiarire le motivazioni che stanno dietro alla belligeranza turca nel Mediterraneo Orientale e all’abbassamento di toni per quanto invece riguarda la Siria.

Ne esce un quadro dove, a farla da padrona, è la difficoltà di Erdogan in patria, con le elezioni alle porte e un’inflazione che galoppa, un costo della vita insostenibile per gran parte della popolazione e la lira al tracollo. Le ultime rilevazioni ufficiali sull’inflazione in Turchia sono impietose: più 83,45 % a settembre 2022 su base annua.

I maggiori rincari nel settore dei trasporti, al 117 %, degli alimenti e nel settore immobiliare. Questi i numeri di Stato ma secondo l’Istituto indipendente Enag, l’inflazione su base annua questo mese ha toccato invece il 186,27%.

Con Alberto abbiamo anche parlato dell’opposizione a Erdogan in vista delle elezioni di giugno e della situazione della comunità lgbt in Turchia.

Ascoltate e scaricate l’approfonimento:

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