Albania. Aperte le due prigioni per migranti

Scritto dasu 18 Ottobre 2024

La Libra, una nave della Marina Militare italiana, ha deportato il primo gruppo di persone migranti nei centri appena ultimati a Shengjin e Gjader.
Qui si inizieranno le “procedure rapide” per la richiesta di asilo – che dovrebbero risolversi entro 28 giorni. Procedure contestate dai giudici italiani anche poche settimane fa, quando il Tribunale di Palermo non aveva convalidato la detenzione di cinque persone migranti appena sbarcate.
Nei piani della banda Meloni in Albania dovrebbero essere detenuti solo uomini non vulnerabili, provenienti da paesi “sicuri”. La nozione di paese “sicuro”, in se del tutto arbitraria, è uno strumento per cercare di rendere sempre più difficile l’accoglimento delle richieste di asilo.
L’esternalizzazione delle frontiere, complice un paese sedotto dalla promessa di ingresso nell’UE, è l’ennesimo strumento messo a disposizione di una macchina repressiva, che ha il compito di selezionare, richiudere e respingere i corpi in eccesso e tenere sotto scacco tutti gli altri immigrati.
L’appalto per la gestione delle due prigioni per migranti è stato vinto da Medi Hospes con un’offerta 133 milioni di euro all’anno.

Ne abbiamo parlato con Raffaele, compagno impegnato da molti anni nel contrasto della detenzione amministrativa.

Ascolta la diretta:

E con un compagno di Harraga, autore di un approfondimento sulle dinamiche squisitamente neocoloniali sottese agli accordi tra Italia e Albania

Ascolta la diretta:


Radio Blackout 105.25

One station against the nation

Current track
TITLE
ARTIST