GEORGIA: RIVOLTE CONTRO IL GOVERNO, GLI OLIGARCHI E L’INFLUENZA RUSSA
Scritto dainfosu 13 Dicembre 2024
Da ormai due settimane la Georgia e in particolare la capitale Tbilisi sono teatro di durissimi scontri di piazza tra la polizia e le enormi manifestazioni contro il governo di Irakli Kobakhidze e del partito Sogno Georgiano, conservatore e guidato dall’oligarchia del paese (basti pensare che il presidente del partito è l’uomo più ricco della Georgia). A partire dall’estate, infatti, Sogno Georgiano ha introdotto una serie di misure volte, secondo le dichiarazioni governative, a “limitare l’influenza occidentale ed europea sulla Georgia”. Oltre a numerose leggi che attaccano i diritti LGBTQ, una norma particolarmente contestata dai georgiani ha imposto la registrazione di qualsiasi organizzazione finanziata da fondi non-georgiani sotto la categoria di “agente di influenza straniera” – mirando in particolare a quelle finanziate da fondi provenienti da paesi UE o dagli Stati Uniti. Pochi giorni fa, infine, il presidente Kobakhidze ha sospeso unilateralmente il processo di adesione della Georgia all’Unione Europea, nell’evidente tentativo di spostare la Georgia verso l’orbita di influenza russa. La decisione di Kobakhidze è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso scatenando un’ondata di proteste a cui partecipano da ormai due settimane decine di migliaia di cittadini di diversa età, estrazione sociale e di differenti opinioni politiche. Le manifestazioni represse con estrema violenza dal governo, non sembrano per ora cedere di fronte agli arresti ed ai pestaggi.
Ne abbiamo parlato con Sabato Angieri, corrispondente del manifesto a Tbilisi: