LA SERBIA IN PIAZZA CONTRO VUCIC
Scritto dainfosu 18 Marzo 2025
Sabato a Belgrado, oltre centomila persone hanno partecipato alla più grande manifestazione contro il presidente Aleksandar Vučić dalle proteste iniziate oltre quattro mesi fa . Le manifestazioni erano iniziate dopo il crollo di una tettoia nella stazione ferroviaria di Novi Sad, una città a circa 60 chilometri da Belgrado, lo scorso 1° novembre che aveva causato 15 morti. Le proteste guidate dagli studenti sono diventate sempre più numerose coinvolgendo altri strati della società serba contro la corruzione e il regime di Vucic . Sabato secondo fonti del ministero dell’Interno i manifestanti erano circa 107 mila, arrivati da tutta la Serbia: secondo altre fonti il numero dei presenti potrebbe essere stato anche tre volte superiore e si sono svolte in modo pacifico, nonostante le provocazioni delle autorità. Le proteste hanno portato alle dimissioni del governo e coinvolgono la Serbia profonda e rurale che finora aveva sostenuto il nazionalista Vucic che continua ad accusare i manifestanti di essere guidati da non ben definite forze esterne. Durante la manifestazione di sabato ,la più grande dalla caduta di Milosevic, le forze di sicurezza serbe hanno usato illegalmente un’arma sonica di tipo militare per spaventare e disperdere la folla , alcuni filmati pubblicati sui social media mostrano la gente in piedi durante i 15 minuti di silenzio in memoria delle vittime del disastro alla stazione ferroviaria Novi Sad quando improvvisamente, si vede la folla aprirsi in preda al panico e scappare. Secondo gli esperti militari, chi è esposto a questo tipo di arma prova un forte dolore all’orecchio, disorientamento e panico. Un’esposizione prolungata può causare la rottura dei timpani e danni irreversibili all’udito.
Ne parliamo con Tatiana Djordjevic giornalista serba .