No carcere No cpr No zone rosse BARI (e ovunque)
Scritto dainfosu 17 Aprile 2025
Nelle scorse settimane nei CPR in Italia le persone recluse hanno resistito a diversi trasferimenti nel lager di Gjader in Albania. Secondo i programmi del governo, le prime 40 persone sono state trasferite, fra molte proteste che hanno cercato di impedirlo. Era stato stabilito che il CPR di Brindisi Restinco sarebbe stato il luogo dove concentrare le persone rastrellate nei vari altri CPR italiani, prima del trasferimento via nave in Albania. Per questo motivo avevano prima proceduto a svuotare il CPR trasferendo le persone già recluse a Brindisi altrove, per esempio 6 erano state trasferite una settimana fa nel CPR di Corso Brunelleschi a Torino. Al primo giorno di permanenza nel nuovo lager di Gjader, gestito dalla cooperativa Medihospes, regina dei centri per i migranti, le persone detenute hanno già messo in atto delle rivolte, con danneggiamenti alla struttura e 3 episodi di autolesionismo. Infine, nel CPR di Gjader in Albania è presente un vero e proprio carcere da 20 posti, controllato da 45 agenti della polizia penitenziaria italiana. Secondo i media albanesi, almeno 10 delle persone che avevano protestato giorni fa, all’arrivo nel lager, vi sono state già rinchiuse.
Sabato 12 Aprile alle 20.00 circa, un “trasferimento” di 7-8 persone ha scatenato la reazione dei reclusi e di chi stava venendo “trasferito”. Quest’ultimi hanno cercato di resistere, facendo scoppiare una rivolta e qualcuno è anche salito sui tetti, il tutto sedato dopo un ora abbondante dalle guardie. Chi ha raccontato quanto successo parla di trasferimenti verso l’Albania, anche se sappiamo dai media che questi trasferimenti sono avvenuti venerdì con poca trasparenza e con i giornali che riportavano ognunx ciò che voleva.
Di tutto questo abbiamo parlato ai microfoni dell’informazione di radio blackout, con l’assemblea No carceri No cpr di Bari: