L’informazione di Blackout

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Abbiamo raggiunto al telefono Pietro Cingolani, antropologo e ricercatore che si occupa di migrazioni, in particolare per ciò che concerne i flussi dalla Romania. Abbiamo analizzato l’esplosione da subito piuttosto violenta delle contestazioni in molte città della Romania. A infiammare la protesta è stato un progetto controverso di riforma sanitaria che ha provocato le dimissioni […]

Sicilia. La protesta contro l’aumento del gasolio, animata inizialmente dagli agricoltori, si è estesa agli autotrasportatori, ai pescatori ed ha infine travalicato queste categorie, catalizzando il disagio di tanti lavoratori, disoccupati, precari stritolati dalla crisi.
Un movimento popolare che sta bloccando le strade in tutta la Sicilia, un movimento dalle molte anime, che la destra più estrema in alcune località come Catania ha provato a cavalcare, ma che travalica ogni istanza di rappresentanza politica. A Ragusa centinaia di persone hanno riconsegnato le schede elettolali, annunciando che non avrebbero partecipato alle elezioni. L’MPA, il partito del governatore Lombardo, un partito che raccoglie istanze di carattere autonomista in un calderone i cui protagonisti sono ancora i vecchi politici della grande “balena bianca” democristiana di Sicilia, è in chiara difficoltà. In alcune località l’MPA, che governa la Sicilia con l’appoggio del Partito Democratico, sostiene e tenta di orientare la lotta, in altre, come Ragusa, si tiene ai margini, dando indicazione ai propri iscritti di non partecipare ai blocchi.
In Sicilia i movimenti di opposizione sociale sono divisi sull’opportunità di sostenere un movimento che alcuni ritengono ambiguo, altri invece vi colgono le potenzialità di critica sociale più ampia.

Ne abbiamo parlato con Pippo Gurrieri, sindacalista, ferroviere, anarchico ragusano.

Vi proponiamo la diretta fatta con lui come primo contributo di informazione e riflessione sul movimento dei forconi.

Un’analisi dello scenario mediorientale alla luce delle crisi per l’intervento statunitense nello stretto di Hormuz.

Ne abbiamo parlato con Elvio Arancio della redazione di Infopal

La storia dei Rom è una storia di discriminazione quotidiana e persecuzione razzista; tutt’oggi pregiudizi e stereotipi di stampo razzista sono diffusi in tutta Europa in conseguenza a credenze popolari persistenti e, spesso, avvallate dai mezzi di comunicazione di massa, che contribuiscono ad aggravare la discriminazione nei confronti dei Rom. Ne abbiamo parlato con riccardo […]

Giovedì 12 gennaio – ore 10 aula 55 – si terrà il processo a due anarchici accusati di aver scritto sui muri della sede della Croce Rossa in via Bologna “CRI complice dei pestaggi al CIE. Rompere le gabbie!”.
Un occasione per fare il punto sui CIE e chi ci lucra, dopo un anno di “emergenze” costruite per poter meglio modellare un dispositivo securitario, che ormai da molti anni punta sul disciplinamento del lavoro migrante, come grimaldello di una politica che mira a eliminare ogni tutela per tutti i lavoratori, immigrati o “indigeni”.
Ultimo atto del pacchetto sicurezza voluto da Maroni nel 2009, la “tassa di soggiorno”, che dal prossimo primo febbraio tutti coloro che fanno richiesta del permesso dovranno versare allo Stato, che la userà per espellere i “senza carte”. Un meccanismo razzista che è il degno suggello della politica del ministro leghista.
I CIE, i Centri di Identificazione ed Espulsione per immigrati, sono le galere che lo Stato italiano riserva a quelli che non servono più. Sono posti dove finisci per quello che sei, non per quello che fai. Come nei lager nazisti. Raccontano che nei CIE stanno i delinquenti, ma mentono sapendo di mentire. Nei CIE rinchiudono chi ha perso il lavoro e, quindi, anche le carte, oppure chi un lavoro a posto con i libretti non l’ha mai avuto e quindi nemmeno le carte in regola.
Ne abbiamo parlato con Marco Rovelli, autore di “Lager italiani”

L’incendio di due giorni fa ad una fabbrica per il riciclo della carta ad Andezeno in provincia di Torino poteva essere una nuova Thyssen: quattro operai sono rimasti feriti. Due di essi hanno riportato lesioni gravi. Lesioni colpose e omissioni di cautele infortunistiche sono i due reati ipotizzati dal pm Guariniello, che questa mattina ha disposto […]

Al secondo giorno di sciopero generale contro l’eliminazione dei sussidi sul carburante una manifestazione viene repressa nel sangue nel nord del Paese. Lo Stato africano esporta greggio ma non ha raffinerie: i combustibili vengono importati. Nella città di Lagos sono comparsi blocchi stradali e barricate: la tensione è molto alta, dopo che lunedì, primo giorno […]

Diretta con Andrea Fumagalli sulle ricette del governo Monti. In particolare abbiamo affrontato il tema delle liberalizzazioni, parola che sotto la veste presentabile e accattivante dell’attacco ai privilegi corporativi di alcune categorie professionali nasconde un corpo organico di attacchi a quel poco di pubblico che rimane, a livello di beni (l’acqua, le energie) come di […]

Diretta con Antonio Mazzeo, giornalista free lance e blogger. Ci siamo quasi, al via le esercitazioni più imponenti della storia dell’alleanza militare tra Stati Uniti d’America ed Israele e vedranno schierati decine di batterie missilistiche, cacciabombardieri, tank, sistemi radar, unità navali e migliaia di soldati provenienti dai reparti d’élite dei due paesi. Questo ulteriore passaggio inasprirebbe […]

La manifestazione di sabato per i diritti dei prigionieri e delle prigioniere politiche, che come ogni anno a gennaio, vede la partecipazione di migliaia di cittadini baschi e non solo, ha raggiunto senza dubbio una partecipazione che può considerarsi storica: almeno 110 mila persone hanno partecipato al corteo. Ne abbiamo parlato con Orsola Casagrande [audio:https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/01/orsola1.mp3|titles=orsola] […]

Lo sdoganamento dei “fascisti del terzo millennio”.La legittimazione culturale verso Casa Pound fatta da parte degli “insospettabili” e portata avanti da un cordone bipartisan. Da qui la denuncia di Femminismo a sud e l’attacco dei “garantisti” a tutti i costi al blog di movimento. Ne abbiamo parlato con Mary J. [audio:https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2011/12/maryJFemminismo-a-sud.mp3]

Ennesimo Natale di ansia per i lavoratori di Agile-Eutelia, l’azienda in crisi dal 2008. E’ fissato per il 3 Gennaio 2012 un incontro con il ministro dello sviluppo economico del governo Monti. Quale sarà il futuro dei 280 dipendenti in buona parte cassaintegrati? Ne discutiamo con uno di loro. [audio:https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2011/12/Lavoratore-agile-exEutelia.mp3]


Radio Blackout 105.25

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