Anarres del 30 settembre. Aborto e sciacalli. Complotti. La diserzione dalle urne..

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Il nostro nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.
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Aborto e sciacalli
Il 28 settembre, giornata per la difesa della libertà di abortire, le piazze italiane si sono riempite come non accadeva da tempo per questo appuntamento internazionale che vede protagonist* tantissime donne in ogni dove, perché la libertà di scegliere se essere o meno madri è sotto attacco se non del tutto negata a tutte le latitudini.
La buona riuscita delle piazze del 28 settembre è certo un importante segnale di riscossa, che va valorizzato ma pone anche inquietanti interrogativi sui mesi a venire, in cui una sinistra istituzionale chiaramente sconfitta nelle urne,
si infila nei movimenti sociali, le cui istanze sono state sostanzialmente ignorate quando era saldamente aggrappata alle poltrone del governo.
A Torino a fianco di NUDM erano in piazza neoparlamentari del PD, delle 5stelle, dei Verdi, c’erano anche la CGIL e la UIL, le moderate della Casa delle Donne, tutta gente che poco o nulla ha fatto per contrastare il durissimo attacco all’aborto
in atto da due anni nella nostra regione.
Attacco che, proprio in questi giorni, vedrà la presentazione
della delibera sulle regole di assegnazione alle associazioni antiabortiste dei 400.000 mila euro del fondo “vita nascente” già deliberati dalla giunta. Così si passa dal mero volontariato al finanziamento diretto dei gruppi catto-fascisti.

Di complotti e complottisti
Abbiamo assistito e continuiamo ad assistere al nascere di una pletora di gruppi, pseudo movimenti e altro, facenti capo ad una serie di teorie che spesso traggono la loro genesi da un assunto, ossia quello del complotto. Quasi tutte le teorie che animano queste aggregazioni (che arrivano a contare milioni di seguaci, più o meno silenti o più o meno attivi) cominciano con una asserzione sul fatto che per anni qualcuno ha imbrogliato la maggior parte della popolazione circa un determinato fenomeno. Ora poco importa se il fatto sia che la terra è piatta, che nei vaccini infilano di tutto, che i fenomeni meteorologici siano controllabili e quindi controllati o altre dozzine di complotti tipo le scie chimiche, il 5G, i rettiliani, gli UFO, il priorato di Sion, il gruppo Bilderberg ecc., ciò che importa è che si pone a fondamento di ognuna di queste idee una verità che è stata nascosta per anni e anni e che ora è stata finalmente svelata. Il tutto ovviamente si regge su alcune premesse di partenza, una delle principali è che chiunque tenti di dimostrare il contrario è ancora sotto il condizionamento del complotto quindi essenzialmente un nemico.  Questa è la base necessaria per creare un dualismo noi/loro.

Ne abbiamo parlato con Giammarco, autore dell’editoriale uscito su Malanova

L’esito delle elezioni del 25 settembre ha confermato i pronostici della vigilia, consegnando il governo del paese alla coalizione trainata da Fratelli d’Italia. Il partito di Meloni, complice un sistema elettorale maggioritario che premia la coalizione vincente, ha buone prospettive di durare per l’intera legislatura, se non interverranno fattori interni – logoramento della coalizione – o esterni – significative insorgenze sociali, che ne minino le fondamenta.
L’astensionismo è salito di ben 10 punti percentuali, mostrando come la disaffezione dalla politica istituzionale sia in costante crescita,
specie nelle aree più povere del paese. Va da se che l’astensione se non si traduce in opposizione sociale e diserzione attiva dalle dinamiche statali e capitaliste, resta una mero dato statistico.
In generale si può dire che chi ha votato ha scelto le formazioni che non erano salite sul carro di Draghi o ne erano scese in tempo, mentre ha punito chi ha rivendicato l’agenda Draghi,
con l’eccezione della coppia Calenda-Renzi.
Ne abbiamo discusso con Massimo Varengo

Appuntamenti:

Sabato 8 ottobre
Punto info antimilitarista al Balon
dalle ore 10,30

Sabato 8 ottobre
Free(k) Pride! Frocification
appuntamento alle 15 in piazza Carlo Felice

Venerdì 14 ottobre ore 21
Rossobruni
La storia e il pensiero politico del nazionalbolscevismo dalla prima democrazia tedesca (la Repubblica di Weimar) ai nazimaoisti degli anni Sessanta/ Settanta, dall’ecologismo razzista degli anni Ottanta al nazionalcomunismo teorizzato nel decennio successivo come alternativa al cosiddetto “villaggio globale”.

A lungo patrimonio pressoché esclusivo di un pulviscolo ideologico a destra del fascismo,
il rossobrunismo è ora uno dei tanti filoni che nutrono quel fenomeno nazionalpopulista che sta trasformando la vita di tutti noi.
Introduce l’incontro David Bernardini, autore di “Nazionalbolscevismo. Piccola storia del rossobrunismo in Europa”
In corso Palermo 46


Contatti:
Federazione Anarchica Torinese
corso Palermo 46
Riunioni – aperte agli interessati – ogni
martedì dalle 21
Contatti: fai_torino
@autistici.org – @senzafrontiere.to/

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