Firenze, i movimenti contro il “modello-renzi”

Scritto dasu 16 Maggio 2014

Firenze E’ bastata qualche settimana al Governo in carica per dimostrare in cosa consistesse il famoso “cambiamento” promesso da Renzi: il suo Governo non fa altro che spingere sull’acceleratore sul fronte delle politiche di austerity e precarizzazione delle vite, mentre gli effetti della crisi economica si fanno sempre più insopportabili per milioni di persone.

Il Jobs Act estende la precarietà sul lavoro. Cancella diritti. Richiede a tutti la disponibilità incondizionata allo sfruttamento come unico rimedio all’impoverimento diffuso legato alla disoccupazione.

Il nuovo decreto lavoro di fatto sancisce la fine del contratto a tempo indeterminato. Consente infatti la stipola di contratti a termine con ben 5 proroghe, che possono arrivare fino a 3 anni senza che sia necessario indicare
della motivazione.
Se ciò non bastasse, il decreto Poletti elimina anche ogni possibilità di controllo sulla formazione del contratto di apprendistato, lasciando il lavoratore in balia del padrone. Quest’ultimo, nelle aziende sotto i 30 dipendenti, potrà tranquillamente sostituirlo con un nuovo “apprendista sfruttato” senza nessun obbligo e a proprio piacimento, risparmiando così su salario e contributi.

Manganelli e sgomberi per i senza casa, soldi e tutele per banche, proprietari, e speculatori: è questo il piano-casa del governo Renzi. Un provvedimento che si preoccupa di rilanciare i meccanismi della rendita e non fa nulla per le migliaia di persone in emergenza abitativa. Un infame art.5 dichiara guerra agli occupanti di case, prevedendo per loro il distacco di acqua, luce e gas e il diniego delle residenze.

Sul territorio fiorentino, intanto, il PD continua a governare facendosi il migliore interprete e garante degli stessi interessi: quelli delle banche, della finanza, dei costruttori, delle cooperative-rosse-di-vergogna e di tutto il mondo padronale. Che si parli di politiche sul lavoro, di misure rispetto all’emergenza abitativa, della gestione delle risorse pubbliche e del territorio la storia non cambia: sono i bisogni dei subalterni, di chi subisce la crisi, di chi vive la precarietà, di chi non arriva alla fine del mese a entrare direttamente in conflitto con una governante che dichiara guerra alle nostre vite.

Sabato 17 maggio come movimenti sociali e sindacati di base vogliamo riportare in piazza la contrapposizione al modello-Renzi nella “sua” Firenze, nella “sua” Toscana. Vogliamo costruire una manifestazione in cui possa trovare spazio la rabbia degli sfrattati, dei lavoratori, dei disoccupati, dei giovani contro un presente di austerity e precarietà e che dia un ulteriore spinta ai processi di autorganizzazione sociale che si stanno dando sul territorio.

Ascolta la diretta con Fulvio, compagno fiorentino

fulvio firenze

 

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