Voto ucraino: vincono gli oligarchi di Maidan

Scritto dasu 28 Ottobre 2014

Il risultato delle elezioni svoltesi in Ucraina nel week-end hanno confermato un esito da molti punti di vista scontato, con qualche sorpresa. Stravincono le formazioni partitiche filo-occidentali o file-europee, più correttamente dovremmo dire, quei partiti che si sono imposti all’opinione pubblica della parte occidentale del paese dopo i giorni burrascosi di Euro-Maidan e del conflitto nelle regioni dell’est auto-proclamatessi “repubbliche popolari”. Qui l’astensionismo è stato molto alto e sono state segnalate intimidazioni.

Due i partiti che si dovranno contendere la formazione di un nuovo governo, probabilmente cogestendo la nuova sovranità politica del paese: il Blocco Petro Poroshenko, guidato da Yuri Lutsenko, ha ottenuto il 23,1% dei voti superando di poco il Fronte Popolare del premier uscente Arseny Yatseniuk, che si ferma al 21,2%. Difficile dire quali siano le reali differenze tra le due formazioni.

Un risultato che secondo Matteo Zola di East Journal, mostra il compiuto passaggio di potere da un’oligarchia all’altra, da quelle filo-russe del Partito delle Regioni di Yanukovich alle nuove oligarchie sorte dopo le proteste di Maidan. Scarsi risultati per l’ex Partito Comunista, praticamente illegalizzato e lo spauracchio di estrema destra Svoboda: nessunod ei due sembra per ora superare lo sbarramento del 5 %. Più interessante, ma ancora tutta da verificare, la possibilità che il voto non si sia consumato totalmente lungo le linee dell’appartenenza etnica.

Ascolta l’intervista

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