Accordo di Minsk, precarietà geopolitiche

Scritto dasu 13 Febbraio 2015

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La scorse ore vedono l’arrivo della notizia di un nuovo accordo tra Ucraina dell’ovest e Russia, arrivato con l’accompagnamento di Merkel ed Hollande.

Il patto, molto simile se non identico a quello siglato qualche mese fa e presto miseramente fallito, prevede un cessate il fuoco a partire dal 15 febbraio, accompagnato dalla costruzione di una zona-cuscinetto tra le due Ucraine, parziale disarmo ed accordo sulle sanzioni alla Russia.

Per leggere in chiave di equilibri geopolitici mondiali questo accordo, nella sostanza portatore di poche novità, si deve tenere in conto il ruolo e gli interessi dell’occidente Europeo che ha presenziato alle trattative (Francia e Germania), assieme a quali possibili scenari si potrebbero sviluppare in caso di escalation militare, nell’eventualità che la tregua fallisca, e molti altri elementi di equilibrio e potere.

Ne discute con Radio Blackout Matteo Zola, Redattore di Eastjournal: matteoUcraina


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