Rojava: l’indomani del Newroz
Scritto dainfosu 23 Marzo 2015
In occasione dei festeggiamenti per il Newroz, capodanno curdo, una delegazione della Carovana per il Rojava di Torino si è recata ad Amed fulcro dei festeggiamenti nel Kurdistan entro i confini della Turchia e ha visitato alcuni campi profughi della zona. Impossibile ancora al momento l’accesso a Kobane perché i militari turchi assediano il confine che resta chiuso.
La delegazione torinese si è confrontata così nei gironi scorsi sulle pratiche rivoluzionarie del confederalismo democratico proprio con le assemblee popolari, per discutere di autogoverno e autonomia, autoformarsi e preparare i prossimi passi verso il mese di Maggio quando da Torino partirà la carovana per portare solidarietà attiva a concreta alle popolazioni del Rojava in lotta.
Il governo turco continua a boicottare la rivoluzionaria esperienza del Rojava e quello che significa dal punto di vista politico il superamento dello stato-nazione e la creazione di una sistema di autogoverno; nulli gli aiuti ai campi profughi che si autogestiscono con pochissime risorse e sotto l’indifferenza della comunità internazionale; ancora negato il ritorno a Kobane.
Mentre continuano gli attacchi dell’Isis che nel cantone di Cisire hanno causato 35 morti e più di 70 feriti proprio durante i festeggiamenti per il Newroz, le comunità curde si preparano alla ricostruzione di Kobane e a una nuova fase del “dialogo” con il governo turco, come auspicato da Ocalan nella sua lettera in occasione del Newroz, anche se al momento la parte turca rimane sorda alle rivendicazione e opprimente nei confronti del popolo curdo.
Abbiamo sentito Laura dalla Carovana per il Rojava.
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