Renzi manda un tweet alla piazza pisana con le botte della sua polizia

Scritto dasu 29 Aprile 2016

Finito di scrivere i suoi sproloqui digitali pieni di vacue promesse e parole al vento prive di significato, il premier avrebbe dovuto andare a Pisa per i 30 anni di internet italiano, cominciato al Cnr pisano, ma non si è visto invece c’erano i suoi contestatori (lo striscione più apprezzato è stato appunto: “Parole parole parole” come la canzone di Mina e Alberto Lupo) e subito sono scoppiati tafferugli: la polizia, schierata in forze, ha caricato gruppi di dimostranti. Alcuni compagni sono stati presi a manganellate. Giovedì è stato lo stesso capo del governo ad annunciare in chat su #matteorisponde che non sarebbe venuto in Toscana per l’evento ma che avrebbe tenuto un collegamento.
C’è stata tensione e qualche ferito, poi la situazione sembrava essere tornata calma quando gli scontri sono ripresi con violenza. Lancio di pietre, bastoni e ortaggi. E’ stato colpito da una manganellata anche il videomaker di Repubblica Andrea Lattanzi. Un compagno è stato fermato.

Abbiamo sentito un collega di Lattanzi presente sul luogo degli scontri

scontri a Pisa

 

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