Equitalia e il prestigiatore di Firenze

Scritto dasu 18 Ottobre 2016

renzi-equitaliaL’ultima trovata del presidente del consiglio è la rottamazione di Equitalia. Renzi gioca una carta pesante, nell’auspicio di riuscire ad rovesciare le statistiche che lo danno perdente al referendum costituzionale. Da bravo prestigiatore Renzi muove le carte per agitare le acque, cercando di prendere due piccioni con una sola fava. Da un lato, con una sorta di sanatoria non dichiarata, prova a fare cassa, dall’altro tenta di ridare smalto alla sua immagine, in vista della sfida di dicembre.
Renzi ha fatto male i conti ed ora è in affanno. Non per caso tra un taglio agli altri servizi e una sforbiciata alla sanità, mette sul tavolo un mucchio di quattrini per le scuole private – in buona parte scuole cattoliche. E pazienza se la Costituzione, costantemente disattesa da decenni, predica che le scuole private non debbano comportare un onere per lo Stato.

Nel frattempo sono stati resi noti i dati dell’istituto statistico incaricato dalla Caritas di rilevare le condizioni economiche degli italiani e delle italiane. Ne è emerso che le cifre della povertà assoluta sono raddoppiate dal 2007 a oggi e, per la prima volta, i nuovi poveri non sono solo anziani ma giovani e giovanissimi.

Lo stabilizzarsi della precarietà come sistema normale di fatto mantiene ai margini del lavoro e, quindi, del reddito, un crescente numero di ragazzi e giovani uomini e donne, non più coperti dal welfare familistico, poiché la disoccupazione, la sottoccupazione, la precarietà sta estendendosi, includendo anche i quarantenni e cinquantenni che sino una quindicina di anni fa erano sotto l’ombrello delle tutele e delle garanzie per il lavoro, che seppure già minate, coprivano ancora parte significativa dei lavoratori.

Ne abbiamo parlato con Francesco, nostro corrispondente sulle questioni economiche.

Ascolta la diretta:

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