Tav. Verso l’ultimo atto?

Scritto dasu 11 Gennaio 2017

Il parlamento italiano ha ratificato il trattato con la Francia sulla Torino Lyon, il CIPE ha approvato il progetto definitivo della tratta internazionale, sono partiti gli espropri e le procedure preliminari per l’inizio dei lavori in Bassa Valle, a Bussoleno, Susa, San Didero e Bruzolo. A Chiomonte il tunnel geognostico sarà completato in pochi mesi.
La realizzazione della nuova linea ad alta velocità ferroviaria, che consegnerà la Val Susa al destino di corridoio logistico per le merci è ormai giunto al momento dell’apertura dei cantieri.

Cantieri enormi che modificheranno per sempre la vita degli abitanti, mettendo a repentaglio la salute di tutti. Camion carichi di smarino percorreranno la valle a est come a ovest, il dispositivo militare oggi presente solo a Chiomonte investirà anche zone densamente abitate. La perdita di falde acquifere sarà inevitabile e irreversibile.
La lucida profezia fatta 25 anni fa dal movimento No Tav rischia di trasformarsi in dura realtà.

Abbiamo cercato di capirne di più, parlandone con Luca Giunti, naturalista del team di tecnici del movimento No Tav.

Ascolta la diretta:
2017 01 10 giunti tav


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