Referendum Catalogna: il pugno di ferro di Rajoy

Scritto dasu 21 Settembre 2017

Dopo l’annuncio dello Stato spagnolo dell’incostituzionalità del referendum catalano il prossimo 1 ottobre, ieri un blitz della Guardia Civil spagnola, che ha interessato il dipartimento dell’economia, degli esteri, del lavoro e degli affari sociali e nella sede del governo di Barcellona oltre che al centro catalano di telecomunicazioni e tecnologia, il governo spagnolo è passato ai fatti con l’obiettivo di impedire a tutti i costi la consultazione popolare. L’operazione attua per conto del ministero degli interni la sentenza del Tribunale Costituzionale che l’8 settembre aveva bocciato la costituzionalità della consultazione referendaria: l’indivisibilità dello stato spagnolo resta un dogma infallibile anche nello Stato post franchista e attorno al quale si aggrumano interessi di varia natura, non solo ideologica e nazionalista: l’economia catalana è vitale per lo stato iberico. Carles Puigdemont ha convocato una riunione d’urgenza di tutti i ministri della Generalitat e nel frattempo migliaia di catalani sono scesi in piazza davanti alle sedi amministrative del governo catalano ancora presidiate dalla Guardia Civil per difendere il proprio diritto al voto del primo ottobre e contro l’arroganza del governo di Madrid.

 

Ascolta l’approfondimento con Victor Serri, foto-giornalista de La directa

Victor Serri, Referendum Catalunya


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