Aggiornamenti dal cantone di Afrin, sotto attacco da parte di Erdogan

Scritto dasu 14 Febbraio 2018

La resistenza della popolazione del cantone di Afrin alla violentissima offensiva lanciata dalla Turchia di Erdogan è arrivata al 26esimo giorno. Nonostante l’enorme sproporzione di forze in campo (la Turchia possiede il secondo più numeroso esercito della NATO), finora le truppe del sultano Erdogan schierate al fronte sono riuscite ad avanzare solo di pochi chilometri.

Ieri la Turchia ha quindi deciso di intensificare l’attacco verso l’interno del cantone e le strutture civili, nel tentativo di fiaccare e intimorire la resistenza della popolazione, che però è decisa a rimanere e a difendere il territorio: l’artigliera turca ha bombardato infatti per la prima volta il centro di Afrin, colpendo un ospedale, parchi giochi e fonti idriche.

Nelle stesse ore migliaia di donne, che hanno un ruolo centrale nell’esperimento rivoluzionario della Siria del Nord, manifestavano in strada nel centro di Afrin contro l’offensiva turca.

Questo sabato, 17 febbraio, ci sarà una manifestazione nazionale a Roma per sostenere la resistenza di Afrin e per la liberazione di Ocalan e di tutti/e i/le prigionieri/e politici (partenza alle 14 da piazza dell’Esquilino).

Gli ultimi aggiornamenti con Jacopo, compagno di Torino che ormai da diverse settimane si trova nel cantone di Afrin, dove è impegnato a sostenere l’esperimento rivoluzionario della Siria del Nord e a documentare e raccontare la resistenza all’aggressione turca:

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