I trampolini possibili per le Coree postolimpiche

Scritto dasu 2 Marzo 2018

Uno dei tanti momenti di possibile evoluzione dell’impasse coreano che puntualmente si sono sempre spenti per alterne vicende; anche ora sembra che Moon Jae-in intenda sfruttare la congiuntura favorevole e giungere a una situazione pacificata. I cinesi sono dibattuti se sia ancora davvero importante mantenere una zona cuscinetto per non confinare con gli “Stati Uniti”, il regime del nord si è aperto a relazioni durante la pausa olimpica e soprattutto soffre una carestia che potrebbe convincerlo a negoziare con Moon dopo la dimostrazione muscolare con l’inetto Trump.

Si è assistito a un confronto a distanza tra Kim Yo-jong e Ivanka Trump, chiamate a incarnare i sentimenti dei loro parenti: da un lato sanzioni un po’ ottuse e dall’altro enigmatici sorrisi che fanno da corollario a un 2017 di test missilistici e sfide machiste, fino al paradosso della dimostrazione del possesso della tecnologia nucleare in pieno spirito olimpico. Pessimi segnali sembrano affacciarsi all’orizzonte

Tra i massimi esperti europei di Estremo Oriente e in particolare di storia e cultura coreane, Rosella Ideo ci ha accompagnato lungo il 38° parallelo per tentare di immaginare possibili evoluzioni di questa situazione coreana, «ancora molto tesa e preoccupante».

A che punto sta la frontiera coreana?


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