Il caffè turco con Murat: la Russia si è presa il Nagorno senza colpo ferire

Scritto dasu 20 Novembre 2020

Traiamo spunto da un brano in origine russo, che ha fatto ballare i turchi con una loro versione, per entrare nel mood atto a capire cosa è avvenuto in questi due mesi:

Dalla lettura degli accordi si evince che, nonostante la prosopopea nazionalista del presidente turco, chi ottiene tutti i suoi obiettivi è quello russo: Putin controlla il Nagorno con le sue truppe, che rimangono uniche per accordo a gestire l’ordine e costruire strade di corridoi che soddisfano tutti tranne gli armeni (vera vittima sacrificale delle migliaia di morti e sfollati); ha composto il conflitto trentennale imponendo agli armeni una disfatta (e così punendoli per una rivoluzione di velluto che li aveva riavvicinati all’Europa), pur mantenendo affari e rapporti con entrambi i contendenti; ha ridimensionato il gruppo di Minsk, di cui fa anche parte (ma così ha tenuto distanti le potenze europee).

Certo, anche Erdoğan ottiene successi perlopiù propagandistici, ma anche simbolici passaggi storici per raggiungere direttamente Baku; può spacciarsi per il sostenitore e fornitore di ordigni esiziali che hanno fatto la differenza (con la tecnologia israeliana) sull’esito del confronto criminale tra opposti sciovinismi caucasici, aggiunge una nuova zona in cui ha creato scompiglio nel colossale esborso di denaro in missioni all’estero di un esercito costosissimo nel momento in cui economia e lira sono ai minimi e il tracollo finanziario è alle viste. La scommessa del Sultano è quella di profondere enormi capitali in interventi militari che nel calcolo assassino dovrebbero restituire l’investimento con parecchio valore aggiunto, aggiustando il profondo rosso delle casse di Ankara. Un calcolo simile a quello che ha cosparso di cemento e infrastrutture inutili il territorio turco: in quel caso i soldi rientravano presso la sua famiglia e i suoi amici e le sue lobbies del tondino: in questo caso di nuovo famigliari e lobbies controllano il traffico di armi e di mercenari…

Per fortuna stavolta l’angolo del caffè è fatto di roba forte: la “correzione” nella tradizione si fa con liquori distillati in casa a base di menta, ciliegia… mandorla: con tutti questi cumuli  di morti è indispensabile un bicchierino a fianco del caffè… sorbitelo ascoltando la descrizione di Murat mantenendo sotto gli occhi la mappa della spartizione del territorio.


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