Gambia: politiche di confine e rimpatri

Scritto dasu 25 Marzo 2023

Con Viola Castellano, tornata recentemente dal Gambia, abbiamo approfondito il movimento migratorio del popolo gambiano.

Il Gambia, il più piccolo Stato continentale africano, è estremamente povero, motivo per cui una larga fetta della popolazione lascia il paese. Una della principali destinazioni di transito è la Libia, in cui però si rischia l’internamento in campi profughi che risultano più simili a campi di concentramento. Le condizioni di vita pietose spingono diversi gambiani ad accettare “volontariamente” il rimpatrio nel proprio paese d’origine, vedendo sfumare la possibilità di arrivare in Europa. Ma anche per chi riesce a partire dalla Libia e, dopo il viaggio per mare, arrivare sulle coste italiane, la permanenza sul suolo euopeo non è certa; il rischio è quello di sentirsi dire che la motivazione che ha spinto le persone a partire non è abbastanza grave per richiedere asilo. Questo si verifica sotto gli occhi dell’Unione Europea che, caparbiamente, cerca di esternalizzare le sue frontiere in Africa, non solo tramite Frontex, invece di aprire i suoi confini.

Dall’articolo di Viola Castellano uscito per Dinamopress:

«I cosiddetti “migranti” sono persone, non numeri, corpi, minacce alla sovranità o merce di scambio tra stati-nazione, anche se sono trattati come tali»

 

 

L’articolo di Viola Castellano:

Riflessione su Cutro, dall’altra sponda del Mediterraneo

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