Guerra Ucraina-Russia, stallo, stanchezza e malumori nei due fronti interni

Scritto dasu 15 Novembre 2023

Il conflitto in Ucraina è stato messo in secondo piano nell’opinione pubblica mondiale a seguito degli eventi del Medio Oriente. L’inverno è alle porte e al situazione è difficile e complessa, sotto molti punti di vista: insuccesso della controffensiva militare, stanchezza della popolazione, aumento della pressione militare russa. Addirittura, in un’intervista del Capo di stato maggiore ucraino all’Economist, si inizia a porre concretamente la questione di passare alla fase diplomatica.

Su entrambi i fronti aumentano le voci di dissenso stanche della nuova normalità dettata dai tempi della guerra: la scorsa settimana diverse famiglie in piazza a Kiev e in decine di altre città, da Dnipro a Leopoli, per chiedere il ritorno a casa dei militari al fronte; in Russia, raduni della famiglie dei mobilitati di Novosibirsk e Chelyabinsk a sostegno dei loro cari al fronte.

In tutto ciò, il dato per assodato sostegno delle forze occidentali al governo Zelensky, non sembra così scontato per il futuro: le autorità francesi, per esempio, smetteranno di fornire all’Ucraina armi dai loro arsenali, in modo che Kiev inizi ad acquistare armi dai produttori francesi a spese di fondi appositamente stanziati; l’Europa frena sugli aiuti militari; il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, ammette, «la situazione sul piano di battaglia in Ucraina è difficile».

Sullo sfondo, le presidenziali russe del 2024, dall’esito formale scontato, ma che potrebbero rappresentare un possibile momento di piccolo o grande cambiamento, contanto il diffuso sentimento di stanchezza da parte della popolazione in Russia.

Ne parliamo con Yurii Colombo, giornalista e scrittore, da Mosca. Ascolta la diretta su RadioBlackout:

 

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