Moby Prince. La strage della verità
Scritto dainfosu 30 Aprile 2024
Il 10 aprile è stato il 33esimo anniversario della strage della Moby Prince. 140 morti, nessun colpevole. Ma i parenti e i compagni continuano a lottare perché vengano riconosciute le responsabilità di quel disastro.
Una lotta sempre più difficile, sempre più in salita. Quattro mesi fa la corte d’appello di Firenze ha respinto i ricorso dei familiari contro la sentenza di assoluzione contro il Ministero della Difesa e quello delle Infrastrutture. Ed ha imposto ai familiari anche il pagamento delle spese. Secondo il tribunale non avrebbero subito alcun danno. A parte 140 parenti.
“Sono passati tanti anni anni da quella tragica notte. Anni in cui le parole giustizia e verità sono state cancellate da insabbiamenti, depistaggi e processi farsa. Ancora oggi non esiste una verità ufficiale uscita dalle aule del tribunale. Le uniche cose certe sono che lo stato attraverso i suoi organi giudiziari ha sempre evitato di mettere sul banco degli imputati i veri colpevoli della vicenda. La Navarma con il suo armatore, la Capitaneria di porto con il suo comandante in silenzio radio per quasi tutta la notte ed il comandante della Agip Abruzzo, Superina.
Negli ultimi anni abbiamo visto che la solidarietà è fondamentale per raggiungere e affermare la verità ed è proseguendo in questa direzione che anche le istituzioni dovranno cedere e riaprire il caso. 140 morti, tanti colpevoli, ma difesi dalla legge.” Queste le parole di Giacomo Sini, un compagno che vi perse il padre.
A Blackout ha raccontato, ancora una volta, di quella notte in cui la sua vita cambiò per sempre.
E dei tanti anni trascorsi a cercare di bucare il muro di omertà che continua a circondare questa vicenda.
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