Manovre militari intorno a Taiwan

Scritto dasu 18 Giugno 2024

La Cina ha lanciato importanti esercitazioni militari intorno a Taiwan, simulando un attacco su vasta scala sull’isola, tre giorni dopo il discorso di insediamento del nuovo presidente Lai Ching-te.

Secondo gli organi di informazione ufficiali, le manovre sono state lanciate “con l’intento di punire le forze secessioniste” e per inviare un avvertimento “alle forze esterne belligeranti, in seguito al discorso separatista del leader regionale di Taiwan, Lai Ching-te”. Taiwan, da parte sua, ha condannato le esercitazioni, definendole “provocazioni irrazionali” che minacciano la democrazia e la libertà di Taiwan, nonché la pace e la stabilità regionale.

Gli Stati Uniti mantengono legami ufficiali con Pechino e lo riconoscono come l’unico governo cinese nell’ambito della “politica della Cina unica”, ma rimangono anche il più significativo sostenitore internazionale di Taiwan.

Taiwan è, inoltre, il più grande produttore mondiale di chip, componenti essenziali di innumerevoli prodotti elettronici che vengono utilizzati quotidianamente nelle nostre vite.

Le elezioni, le esercitazioni, questi avvenimenti di natura politica, hanno delle conseguenze sul ruolo di Taiwan come produttore di semiconduttori. Pechino ha investito 50 miliardi di dollari nella produzione di chip, sperando di arrivare a soddisfare il 70 per cento della domanda interna entro il 2025, tuttavia la minaccia di ridurre le importazioni da Taiwan potrebbe non essere così credibile. Contemporaneamente, Taiwan sta cercando di sottrarsi alle pressioni di Pechino, rafforzando i legami economici e commerciali con gli Stati Uniti, che a loro volta impongono restrizioni alla vendita delle tecnologie avanzate del settore, come i processori, sottoponendole a una rigida regolamentazione.

Abbiamo chiesto a Sabrina Moles, redattrice di China-files, di aggiornarci sulla situazione politica taiwanese dopo le elezioni. Ascolta e scarica l’approfondimento:

 

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