Messina. Cariche e caccia all’uomo al Carnevale No Ponte
Scritto dainfosu 4 Marzo 2025
Il primo marzo, il Carnevale dei No Ponte si è concluso con cariche e inseguimenti della polizia per le strade della città.
Il corteo contro questa grande opera inutile e devastante, è stato bloccato con violenza dalle forze dell’ordine con di pretesto di un paio di petardini lanciati lungo il percorso.
Scrive Antonio Mazzeo:
“Ho visto un’interminabile serie di provocazioni da parte degli agenti di Polizia, supportati da Carabinieri e Guardia di Finanza. Il lancio di due mini-petardi contro le autoblindo schierate a “difesa” della “Zona Rossa” (all’incrocio tra viale Boccetta e Via Concezione) è stato sufficiente per scatenare manganellate a destra e manca, soprattutto da parte di un paio di esagitati e “inselvaggiti” agenti di PS. E poi corse e inseguimenti al nulla, schieramenti bellici e antisommossa a presidio di palazzi, banche e vetrine che nessun@, dico nessun@ ha mai tentato di avvicinare.
Ciò che più mi ha amaramente colpito è stata però la cinica strategia di rappresentare in maniera teatrale – più per intimidire i passanti e i residenti che i manifestanti – azioni repressive e di “controllo della folla” mutuate dalle pluridecennali pratiche delle forze armate italiane e NATO in Kosovo, Libano, Iraq, Afganistan. Urban Warfare viene definita nei manuali di guerra. E Messina ne è stata teatro per la prima volta. Si è trattato cioè della “necessaria” sperimentazione dei processi di militarizzazione e repressione di ogni forma di dissenso che saranno implementati con l’inizio dei cantieri del Ponte sullo Stretto di Messina.”
Ci siamo collegati con Antonio Mazzeo, già autore, con Antonello Mangano, de “Il Mostro sullo Stretto”, per una cronaca della giornata e per un approfondimento delle ragioni dei No Ponte.
Ascolta la diretta: