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Una cosa evidenziano i risultati di questo primo turno per le elezioni presidenziali in Francia: che il voto è stato pesantemente caratterizzato – da destra, col voto a Marine Le Pen  e a sinistra, con un voto a Hollande fortemente anti-tedesco – dal respingimento da parte della popolazione francese delle politiche europee di austerità. Sarkozy […]

Ritorno da una settimana di esperienza tra i coloni palestinesi: ne parliamo con Alberto coordinatore della Freedom Flotilla, uno dei pochi che ha superato il blocco dell’esercito israeliano negli aeroporti. [audio:https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/04/Alberto-Freedom-Flotilla-Palestina-23-04.mp3|titles=Alberto Freedom Flotilla Palestina 23-04]Scarica l’audio dell’intervista.

E’ partito a Crema lo sciopero del biglietto contro i rincari e le speculazioni del trasporto pubblico; ne parliamo con Alessio, studente medio che porta avanti la lotta. [audio:https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/04/Alessio-protesta-biglietto-23-04.mp3|titles=Alessio protesta biglietto 23-04]Scarica l’audio della diretta.

Mercoledì 25 aprile 2012 Squatters Torino e Radio Blackout presentano: CONTRO LA CENSURA BENEFIT RADIO BLACKOUT! Bar, cibo vegano e griglia, dj set , autoproduzioni di magliette, distro libri, opuscoli, manifesti, adesivi, spille, dvd, cd, manifesti… L’appuntamento è  a Torino a partire dalle ore 13:00 sul prato dei Giardini “Irreali” di Corso San Maurizio angolo […]

Il significato dell’art. 18 consisteva nel diritto della lavoratrice e del lavoratore di essere reintegrati nel posto di lavoro da parte del Giudice quando veniva accertata l’illegittimità del licenziamento ordinato dal datore di lavoro. Grazie alla mobilitazione sviluppatesi in queste settimane nel Paese è stato fatto solo un primo, piccolo passo avanti rispetto alla drastica […]

Importante giornata di lotta per il diritto all’abitare oggi a Brescia. In mattinata è stato attuato un picchetto in via Milano 64 in città per impedire che venisse sbattuta in mezzo alla strada una famiglia con due bambine piccole. Il proprietario dell’appartamento di Via Milano 64 alla fine ha accettato di rinviare di un mese lo […]

Nei suoi venti anni di storia, la lotta contro il TAV in Val di Susa è cresciuta e si è rafforzata arrivando a mettere in discussione il modello capitalistico di progresso, sostenuto dai vari governi che si sono avvicendati; è perciò riuscita a comunicare e ad unire oltre le proprie specificità e il proprio territorio, […]

In Turchia, centinaia di prigionieri politici curdi, tra cui due Parlamentari hanno iniziato lo scorso 23 febbraio uno sciopero della fame a oltranza, per chiedere la liberazione del leader del PKK e il pieno riconoscimento dei diritti politici della popolazione curda. Dopo uno sciopero della fame a tempo determinato, attuato da diverse centinaia di prigionieri […]

A Bologna Polizia e Carabinieri hanno sgomberato una palazzina occupata venerdì da un gruppo di attivisti anarchici solidali con il movimento No Tav della Val Susa. Alla fine della giornata la Digos ha emesso 22 denunce contro gli attivisti e le attiviste, otto delle quali hanno a lungo resistito sul tetto. Nei giorni avevano spiegato […]

A circa sette mesi dall’inizio della lotta dei portuali, istituzioni e proprietà hanno concertato un’azione repressiva al fine di stroncare la resistenza degli operai licenziati in dicembre. Una lotta che negli ultimi tempi era passata dalla resistenza al progetto, con l’intento di fare a meno del padrone, costituendo una cooperativa intenzionata a fare da se.
Alle 5,30 di questa mattina, i reparti antisommossa di polizia, carabinieri e guardia di finanza hanno sgomberato il presidio permanente del Collettivo lavoratori in lotta del Cantiere Navale di Trapani (C.N.T.)
In questo modo, le forze dell’ordine hanno consentito l’ingresso nell’area del Cantiere – disposto dalla proprietà – ad una manciata di lavoratori della Satin, società “madre” della C.N.T. spa.
Dopo lo sgombero, i lavoratori del Collettivo hanno organizzato un presidio davanti il palazzo della Prefettura e, in mattinata, è stata ricevuta una delegazione. Intanto, gli operai sono ancora in piazza per discutere sul da farsi. Dopo la cassa integrazione, l’occupazione di una petroliera e i licenziamenti, gli operai non hanno mai ricevuto proposte concrete e affidabili che andassero nella direzione di un pieno reintegro.

Ascolta l’intervista a Emanuele, uno dei compagni che hanno dato appoggio alla lotta, e ad Antonio, uno degli operai licenziati

Intervista ad Alberto Perino prendendo le mosse da un’affollata assemblea No Tav a Settimo Torinese. Nonostante due camionette di carabinieri, due blindati, un paio di macchine dei vigili e la consueta manciata di digos la partecipazione popolare è stata ampia, libera, vivace. Tante le famiglie con bambini. Segno inequivocabile che si aprono sempre nuove falle nel muro della propaganda criminalizzante nei confronti del movimento No Tav.
L’intervista si è poi dipanata sulle imponenti misure repressive che la magistratura e il governo stanno costruendo sul movimento No Tav.
Si va dalla proposta di legge in discussione in commissione giustizia della Camera che prevede pene da uno a cinque anni per i blocchi stradali e ferroviari, all’arresto di un No Tav milanese per aver attaccato un adesivo ad un bancomat, ai nuovi avvisi di garanzia che stanno arrivando contro chi ha accupato l’autostrada per 14 ore l’8 dicembre scorso.
Il governo vuole disciplinare il movimento No Tav, perché è consapevole che la posta in gioco è ben più alta della bella torta del Tav, perchè sanno che la capacità di autogestione delle lotte, sta gettando le basi per forme di autogoverno popolare irriducibile ai giochi della delega e della rappresentanza.

La tassa sulla casa si potrà pagare anche in tre rate. Quanto pagheremo lo sapremo – forse – a fine anno. E’ certo però che l’IMU non è la vecchia ICI: per una casa anche modesta si pagheranno cifre intorno ai mille euro. Un mese di stipendio, o, per chi ce l’ha, la tredicesima.
I grandi costruttori invece non pagheranno neanche un soldo per gli immobili finiti ma vuoti.
Una delle novità più interessanti è la tassazione delle case all’estero. Una tassa difficile da esigere ma che potrebbe diventare un ulteriore balzello per gli immigrati, che nel loro paese di origine hanno una casa o la ereditano dai parenti.
Insomma una nuova tassa per i lavoratori immigrati, cui è negato l’accesso a tanti servizi importanti, ma, come mucche da mungere, devono piegarsi a sempre nuovi balzelli.

Ascolta l’intervista all’economista Francesco Carli


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