occupazioni
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Ieri assemblea del comitato Sniarischiosa (nome ispirato alla fabbrica chimica Snia Viscosa che aveva sede proprio in via Cesana) nei locali dell’area ex Diatto, occupata dalla scorsa domenica. I compagni hanno fatto il punto sulla mobilitazione contro il progetto speculativo che riguarda l’area e messo a punto un nuovo calendario di iniziative fino al […]
Questa mattina 6 gennaio a Torino è stata occupata per la terza volta l’area dell’ex fabbrica Diatto, in zona S.Paolo, che si estende per un intero isolato ed è al centro di un progetto speculativo che coinvolge banche, assicurazioni e diversi personaggi del Comune di Torino. L’intenzione degli occupanti, compagni del vicino centro sociale […]
Mentre la giunta Alemanno regala spazi sociali a Casapound, questa mattina a Roma la polizia sta tentando di sgomberare alcune delle occupazioni abitative realizzate lo scorso 6 dicembre durante lo sciopero metropolitano. Intorno alle 10,15 andiamo in diretta con una compagna che resiste sul tetto dell’occupazione di via Torrevecchia 156, un ex presidio sanitario […]
I movimenti per il diritto all’abitare riuniti dopo lo sgombero di Settecamini e la resistenza di via Prenestina hanno deciso di rilanciare con un assemblea oggi 10 dicembre alle 17 in Campidoglio promossa nella giornata di ieri con la lettera alle e agli abitanti della città. Il tema “riprendiamoci la città” che campeggia su ogni […]
Quattro villette Aler (abbandonate da 11 anni), tra via Apollodoro e piazza Ferravilla (Lambrate), occupate la scorsa primavera dal collettivo «Lambretta», sono state sgomberate dalle forze dell’ordine alle 9 di ieri mattina, martedì 23 Ottobre. Al momento 3 attivisti sono ancora sul tetto sono di fatto,già più di 24 ore di resistenza Lo sgombero viene […]
La questione della casa è sempre più un’emergenza in tutta la penisola. Chi perde il lavoro spesso perde anche la casa, le case popolari sono poche e riservate a chi ha i requisiti giusti. Perderli è sin troppo facile, basta un nobile inghippo contro l’evasione fiscale per metterti fuori lista. Chi viene pescato a vendere per sbarcare il lunario viene escluso dalla possibilità di avere una casa popolare.
Le risorse pubbliche vengono indirizzate a grandi opere come Tav e grattacieli, che rendono bene sia a chi li fa sia agli sponsor politici. La cura per chi non si rassegna alla povertà e alla strada è la polizia. Ma c’è chi non ci sta e si organizza per resistere agli sfratti e per occupare qualcuno dei 50.000 alloggi sfitti, che tali resteranno perché il mattone serve come garanzia per banche e affari e non importa se è lasciato vuoto.
Dopo la lunga giornata di lotta di martedì anche oggi a Torino i picchetti antisfratto hanno ottenuto due lunghe proroghe (a dicembre e a febbraio), anche a Milano c’è stata resistenza, così come a Parma dove i tre picchetti antisfratto l’hanno spuntata ottenendo proroghe di qualche mese.
Della situazione torinese abbiamo parlato con Alessio Ariotto, uno degli avvocati di movimento che segue le cause per sfratto. Purtroppo la registrazione audio è in parte saltata, vi proponiamo pertanto solo un frammento della chiacchierata che abbiamo fatto.
Delle lotte a Parma ci ha parlato Katia Torri da uno dei tre picchetti antisfratto di questa mattina. Una lunga storia di lotta ed occupazioni (sette nell’ultimo anno) in una città dove gli sfratti sono quotidiani. Una storia iniziata con un gruppo di attivisti decisi e che oggi vede protagonisti gli stessi sfrattati, che partecipano attivamente alla difesa delle case e all’occupazione di quelle nuove per altri che, come già loro, hanno scelto di lottare e resistere.