Da MIlano: sanità in fermento

Scritto dasu 23 Ottobre 2012

Mercoledì 24 ottobre la RSU dell’ospedale San Paolo sciopererà per l’intera giornata contro i tagli del salario,la soppressione dei posti letto e contro il licenziamento da qui a giugno di oltre 70 operatori sanitari precari. Nella stessa giornata la RSU dell’ospedale San Raffaele, ha indetto uno sciopero di 24 ore per protestare contro i previsti 450 licenziamenti, la riduzione di salario e di diritti richiesta dal nuovo padrone dell’ospedale. Idem all’ASL di Milano dove la RSU ha indetto uno sciopero aziendale contro l’atteggiamento vessatorio della Direzione nei confronti dei lavoratori e contro il taglio dei salari e dei diritti.Nello stesso giorno il sindacalismo di base ha indetto uno sciopero regionale della sanità per l’intera giornata contro la distruzione del sistema sanitario in Lombardia, per consentire di scioperare in quelle aziende le cui RSU non si sono pronunciate in merito.
Non esiste in Italia una sola struttura sanitaria che non stia riducendo i salari dei dipendenti, così come ovunque ai lavoratori vengono aumentati i carichi di lavoro, con sempre più concrete minacce di mobilità e licenziamenti. Peraltro i lavoratori del settore non sono gli unici a pagare il costo salato di queste manovre: per i cittadini sono stati reintrodotti ticket’s odiosi, la riduzione dei posti letto e la quantità delle prestazioni finanche i tagli sulle forniture, sulle strumentazioni di lavoro e presidi
necessari a garantire l’assistenza. Ne abbiamo parlato con Pino lavoratore e sindacalista dell’Usi alll’ospedale San Paolo.
[audio:https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/10/Pino-USI1.mp3|titles=Pino USI]

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