Scuola. Precari rimandati
Scritto dainfosu 4 Marzo 2015
Rinviata ulterioremente l’approvazione della “Buona Scuola”. Renzi ha infatti deciso di rinviare a mertedì la proposta sulla riforma scolastica. Ma non solo. Il premier ha anche comunicato di non volersi più affidare ad un decreto legge, ovvero proposta del governo ed immediata entrata in vigore seguita da una successiva approvazione parlamentare, ma ad un normale disegno di legge. Svolta che ufficialmente serve a ricercare una maggiore collegialità nella decisione, ma che molto più probabilmente mira a guadagnare tempo da dedicare al dialogo con la minoranza interna al partito e alle altre forze alleate in Parlamento, con le quali più di un attrito si è consumato negli ultimi mesi.
Nei fatti la scelta del primo ministro allontana di un anno l’assunzione dei precari della scuola. Mentre le promesse abbassano il tiro da 148 mila a 120 mila posti, i docenti che speravano di abbandonare una situazione fatta di precarietà e supplenze restano ancora a bocca asciutta. Molti sono iscritti alle graduatorie a esaurimento che, a proposito di promesse, Renzi dichiara di voler svuotare totalmente. Altri sono in attesa, presso le graduatorie di istituto, di un’assunzione definitiva.
Intanto la scuola italiana va letteralmente a pezzi, mentre la compagine governativa si confronta su un ulteriore finanziamento delle scuole private.
Ne abbiamo parlato con Claudio Galatolo dell’Unicobas scuola
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