Ancora sul voto in Spagna

Scritto dasu 27 Maggio 2015

Le elezioni amministrative spagnole ci restituiscono il più significativo cambio elettorale della Spagna post-franchista. Il Partito Popular esce sconfitto da questa tornata elettorale ma l’opposizione non è più occupata dai socialisti visto l’affermarsi di liste civiche legate all’esperimento Podemos.

E’ soprattutto nelle grandi città come Madrid e Barcellona che gli score elettorali sono più significativi, nella capitale catalana, la lista Barcelona in Comu è arrivata ad imporre i suo sindaco Ada Colau storica attivista del movimento di lotta per la casa Afectados por la Hipoteca (PAH).

Si tratta soprattutto di un banco di prova per le elezioni politiche di novembre e la possibilità di arrivarci avendo messo in opera il programma elettorale sono molto piccole visto i complesso gioco di alleanze elettorali che si va aprendo. Senza contare i primi bilanci dell’esperienza Syriza che ci parlano di un’inesistenza di spazi di manovra di rinegozazione soialdemocratica dei diktat UE.

Quali sono prospettive e limiti dell’esperienza? Quale rapporto dialettico si istaurerà coi movimenti sociali? Cosa lega le liste civiche e il movimento degli indignados?

Ne abbiamo parlato con Emanuele, attivista di Saragoza in Comu

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