Biden e la guerra tecnologica contro la Cina

Scritto dasu 7 Novembre 2022

Alla vigilia dell’ufficializzazione del suo terzo mandato, nel discorso di apertura dei lavori del XX Congresso del Pcc, Xi Jinping ha sottolineato la necessità di raggiungere “autosufficienza e forza nella scienza e nella tecnologia” e l’importanza del fatto che le supply chains tecnologiche siano affidabili per continuare a guidare l’economia cinese e proteggere la sicurezza nazionale. Il tema è di primo piano, in quanto Biden ha annunciato una serie di restrizioni sulle esportazioni di chip informatici di fascia alta e macchine per la produzione dei semiconduttori statunitensi verso la Cina, proseguendo la tech war che Trump aveva dichiarato contro Huawei e ZTE, di fatto alzando la posta in gioco e estendo il “metodo Huawei” su larga scala. Ancora una volta, la tecnologia diventa strumento di geopolitica e emblema della escalation di tensione tra le due superpotenze.

Abbiamo chiesto a Lucrezia Goldin, editor di China Files, studiosa di Cina, tecnologie digitali, cyber security e nazionalismo popolare nel continente asiatico, di spiegarci la mossa statunitense, il suo impatto sullo sviluppo tecnologico cinese e sugli altri Paesi coinvolti, in primis Taiwan.

Ascolta e scarica l’approfondimento con Lucrezia:


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