Migranti come “lavoratori poveri” e disoccupati nella crisi.
Scritto dainfosu 10 Febbraio 2014
Come vivono uomini e donne migranti la crisi dilagante e prolungata dentro e fuori i confini dell’Unione Europea? Di fronte a quali forme di ricatto, di precarietà sempre crescente, di differenziazione giuridica, salariale, sociale si trovano i migranti neo-comunitari o extra-comunitari che vivono in Italia o in altri paesi UE? Quali risposte e quali lotte hanno saputo mettere in atto gli stessi migranti in diversi settori come per esempio nella logistica e nell’agricoltura?
Abbiamo parlato questa mattina con Devi Sacchetto, docente di Sociologia del Lavoro presso l’Università di Padova, delle realtà che vivono i migranti – uomini e donne – nella crisi economica, tra disoccupazione forzata, sfruttamento e aumento dei cosiddetti “lavoratori poveri”. Assistiamo oggi ad una proliferazione di confini di natura economica, giuridica, sociale e mediatica dentro e fuori UE ed area Schengen. Confini volti non tanto ad escludere da una Fortezza, quanto ad includere differenzialmente corpi di cui catturare la produttività.
Particolarmente significativa è la condizione dei lavoratori migranti provenienti dai confini “orientali” dell’Europa (neo-comunitari o extra-comunitari), da analizzare in parallelo a quella dei migranti provenienti dal continente africano e asiatico.”
Particolarmente significativa è la condizione dei lavoratori migranti provenienti dai confini “orientali” dell’Europa (neo-comunitari o extra-comunitari), da analizzare in parallelo a quella dei migranti provenienti dal continente africano e asiatico.”
Ascolta l’interessante contributo di Devi Sacchetto:
Contrassegnato come:braccianti confini crisi lavoratori migranti poveri migranti Est Europa politiche migratorie UE