L’informazione di Blackout
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Soprendenti le cifre dell’adesione all’indomani dello Sciopero Generale che ieri ha paralizzato la Spagna, i Paesi Baschi e la Catalogna. Uno sciopero definito storico, vista la sua importanza nel panaroma della crisi nella penisola iberica, alla luce dei numeri e della conflittualità espressa nelle strade e di fronte ai luoghi di lavoro, dove si sono […]
A due settimane dallo sgombero di una casa occupata in cui vivevano più di 50 persone, al termine dell’”assistenza” in dormitorio fornita dal comune di Parma, gli sfrattati in lotta con la solidarietà della rete “diritti in casa” hanno organizzato una conferenza stampa sfociata in un tentativo di acampada nella piazza di fronte al municipio. […]
Due settimana fa un giovane poco più che ventenne rinchiuso nel Cie di Bologna, è morto denunciando con il suo atto l’impossibilità di tollerare una detenzione come quella a cui moltissimi stranieri sono costretti a subire per un tempo che può arrivare fino a 18 mesi, “colpevoli”, secondo le leggi razziste e securitarie di questo […]
Domenica primo aprile è stato convocato lo sciopero dei lavoratori del commercio per protestare contro il lavoro domenicale e la riduzione del salario. Ne parliamo con Stefano Capello, Flaica Cub. [audio:https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/03/stefano_domenica.mp3|titles=stefano_domenica]Scarica il file
È stato presentato lunedì in anteprima il film di Marco Tullio Giordana, Romanzo di una strage, dedicato alla strage di Piazza Fontana dove morirono 17 persone. La diciottesima vittima, il ferroviere anarchico Giuseppe Pinelli, venne assassinato la notte del 15 dicembre 1969 nella stanza dal responsabile della squadra politica, il commissario Luigi Calabresi. Il film […]
Domani a Milano ci sarà una serata NO-RAV, No Repressione ad Alta Velocità. Ospiti gli avvocati Eugenio Losco e Mauro Straino ed alcuni esponenti del movimento contro la Torino Lyon. Abbiamo raggiunto telefonicamente l’avvocato Losco e abbiamo discusso con lui del tema della serata: i nuovi scenari repressivi contro le lotte politiche e sociali. Giovedì 29 marzo […]
Qual’è la realtà socio economica di oggi? Come si può trasformare? Se ne discute con Massimo, compagno anarchico, nel tentativo di fare un’analisi dal basso di tematiche spesso delegate ad “esperti”. Ascolta la diretta [audio:https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/03/Massimo-sul-lavoro-26-03-2012.mp3|titles=Massimo sul lavoro 26-03-2012] Scarica file
Dopo la maldestra irruzione di un mese fa da parte di polizia e proprietà, che ha visto la pronta reazione dei presenti, martedì 27 marzo ci sarà l’ennesimo tentativo di sgombero dell’ ambulatorio medico popolare di via dei transiti a Milano . Sandra spiega ai tredattori di Radiocane come l’Ambulatorio si sta preparando a questa […]
Giovedì 22 Marzo, in Portogallo, si è scesi in piazza per il secondo sciopero generale degli quattro ultimi mesi. Se escludiamo la Grecia, il paese messo peggio nella Eurozona è certamente il Portogallo. Gli indicatori che vengono solitamente fatti passare attraverso televisioni e giornali ci parlano di un paese in crisi profonda. Caduta netta […]
Preocupazioni nel mondo universitario e della formazione. Con l’abolizione del valore legale, la laurea non avrebbe più lo stesso valore, stabilito per legge, a prescindere dal fatto che sia stata rilasciata dall’ateneo di Catania o quello di Milano, come avviene oggi. Significherebbe di fatto la liberalizzazione della formazione universitaria, la nascita di un mercato in […]
“Contrastare la clandestinità è un dovere di civiltà”. Queste sono state le parole del ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri all’inaugurazione del Centro nazionale di coordinamento per l’immigrazione, lo scorso 15 febbraio a Roma. Tale centro dovrebbe essere una base organizzativa per i diversi corpi di polizia e le forze armate (carabinieri, guardia di finanza, marina militare e capitaneria di porto) impegnati nella guerra ai migranti. Non c’è altro termine per descrivere ciò che i governi europei, e quelli affacciati sul mare in primis, stanno mettendo in pratica lungo la fascia costiera del Mediterraneo: militarizzazione delle coste, uso dei più avanzati dispositivi tecnologici, cacce all’uomo per rinchiudere uomini e donne dentro lager in cui la vita umana non vale nulla. Perché i Centri di Identificazione ed Espulsione sono lager, lo abbiamo sempre detto e lo ribadiamo.
Questo l’incipit di un lungo articolo di Raffaele Viezzi
Ascolta l’intervista a Raffaele su immigrazione, CIE, informazione negata, permesso a punti, repressione:
Articolo 18 e ammortizzatori sociali. Il governo considera chiusa la partita: ultimo incontro con le parti sociali giovedì pomeriggio. In ogni caso non verrà siglato nessun accordo.
Monti si leva di impiccio di fronte al possibile “No” della CGIL sull’articolo 18 e rimanda la riforma al vaglio del Parlamento. A questo punto la palla passa a Bersani e al PD.
“Decideremo quanto prima come procedere dal punto di vista legislativo”, ha detto Monti. “Ne’ oggi ne’ giovedi’ ci sara’ un accordo firmato dal governo con le parti sociali”, ha spiegato, “pensavamo fosse importante
ammodernare il mercato lavoro e anche ammodernare il modo di prendere le decisioni. In questo nuovo sistema si ascoltano le parti sociali ma non si da’ “a nessuno il potere di veto”.
Monti fa eco a Napolitano che aveva esortato i sindacati a «far prevalere l’interesse generale su qualsiasi interesse e calcolo particolare». Per interesse generale Napolitano intende quello dei padroni, per interesse particolare, quello di chi viene sfruttato ogni giorno da un padrone. Napolitano vuole la fine delle lotta di classe, con la resa senza condizioni dei lavoratori. I sindacati di Stato sono sul punto di accontentarlo. I lavoratori, strangolati dalla crisi, dall’aumento di tariffe e dalla riduzione di salari e garanzie saranno disponibili a fare altrettanto?
Il Governo ha annunciato la diversificazione delle tutele sui licenziamenti con il reintegro nel posto di lavoro nel caso di licenziamenti discriminatori e il solo indennizzo (fino a 27 mensilità di retribuzione) nei licenziamenti per motivi economici (giustificato motivo oggettivo) considerati dal giudice illegittimi. Nel caso di licenziamento cosiddetto disciplinare (giusta causa o giustificato motivo soggettivo) considerato dal giudice ingiustificato sarà possibile per il magistrato decidere tra il reintegro e l’indennizzo economico con il pagamento al lavoratore ingiustamente licenziato tra le 15 e le 27 mensilità.
La missione di Elsa Fornero è insomma compiuta. Confindustria dice di aver acettato una mediazione per senso di responabilità Cisl e Uil non si sono opposte, anzi considerano salvo – parola di Raffaele Bonanni della Cisl – l’effetto deterrente dell’Art.18.
Ascolta l’intervista a Cosimo Scarinzi della CUB: