L’informazione di Blackout
Pagina:502
Articolo 18 e ammortizzatori sociali. Il governo considera chiusa la partita: ultimo incontro con le parti sociali giovedì pomeriggio. In ogni caso non verrà siglato nessun accordo.
Monti si leva di impiccio di fronte al possibile “No” della CGIL sull’articolo 18 e rimanda la riforma al vaglio del Parlamento. A questo punto la palla passa a Bersani e al PD.
“Decideremo quanto prima come procedere dal punto di vista legislativo”, ha detto Monti. “Ne’ oggi ne’ giovedi’ ci sara’ un accordo firmato dal governo con le parti sociali”, ha spiegato, “pensavamo fosse importante
ammodernare il mercato lavoro e anche ammodernare il modo di prendere le decisioni. In questo nuovo sistema si ascoltano le parti sociali ma non si da’ “a nessuno il potere di veto”.
Monti fa eco a Napolitano che aveva esortato i sindacati a «far prevalere l’interesse generale su qualsiasi interesse e calcolo particolare». Per interesse generale Napolitano intende quello dei padroni, per interesse particolare, quello di chi viene sfruttato ogni giorno da un padrone. Napolitano vuole la fine delle lotta di classe, con la resa senza condizioni dei lavoratori. I sindacati di Stato sono sul punto di accontentarlo. I lavoratori, strangolati dalla crisi, dall’aumento di tariffe e dalla riduzione di salari e garanzie saranno disponibili a fare altrettanto?
Il Governo ha annunciato la diversificazione delle tutele sui licenziamenti con il reintegro nel posto di lavoro nel caso di licenziamenti discriminatori e il solo indennizzo (fino a 27 mensilità di retribuzione) nei licenziamenti per motivi economici (giustificato motivo oggettivo) considerati dal giudice illegittimi. Nel caso di licenziamento cosiddetto disciplinare (giusta causa o giustificato motivo soggettivo) considerato dal giudice ingiustificato sarà possibile per il magistrato decidere tra il reintegro e l’indennizzo economico con il pagamento al lavoratore ingiustamente licenziato tra le 15 e le 27 mensilità.
La missione di Elsa Fornero è insomma compiuta. Confindustria dice di aver acettato una mediazione per senso di responabilità Cisl e Uil non si sono opposte, anzi considerano salvo – parola di Raffaele Bonanni della Cisl – l’effetto deterrente dell’Art.18.
Ascolta l’intervista a Cosimo Scarinzi della CUB:
Secondo i calcoli fatti dall’assessorato ai Tributi, con le aliquote base, 4 per mille sulla prima casa e 7,6 per mille sulle seconde, il Comune dovrebbe incassare 256 milioni di euro, di cui circa 90 sulle abitazioni di residenza. Allo Stato andranno invece circa 160 milioni di euro. Il conto per i torinesi è di 416 milioni.
Quando a essere in vigore era la vecchia Ici, l’aliquota in vigore sotto la Mole era del 5,25 per mille. Quella prevista per il nuovo tributo è del 4 per mille, ma il decreto “Salva Italia” concede ai municipi di aumentarla (o eventualmente diminuirla) di altri 2 millesimi. Per Torino, quindi, si potrebbe immaginare un’imposizione simile a quella della vecchia Ici. Ma a scombinare le carte in tavola è appunto la rivalutazione degli estimi catastali. Prendendo ad esempio un alloggio popolare di due vani in un quartiere periferico, l’imponibile passerà dagli attuali 134.279 euro a 214.846 euro. E su questa verrà applicata l’aliquota maggiorata al 5,25 per mille. Se con la vecchia Ici si pagava infatti 601 euro al netto della detrazione di 103 euro, con l’Imu il contributo salirà fino a 1.128 euro, al quale si dovrà sottrarre una base di 200 euro e un’ulteriore detrazione di 50 euro per ogni figlio al di sotto dei 26 anni fino a un massimo di 600 euro. Nel caso di una coppia senza figlia si passerà comunque da 601 a 928 euro. Un aumento secco del 54 per cento.
Quella sualla casa è sempre più un’emergeza sociale. Tra nuove tasse, fitti alle stelle, mutui capestro sono sempre più quelli che perdono un tetto. Intanto a Torino, dopo le speculazioni di Spina Due e Spina tre potrebbe essere ai blocchi di partenza un nuovo blocco di cemento e affari tra lo scalo Vanchiglia e la Barriera di Milano.
Da molti anni invece non si fanno case popolari, poco fruttuose per la potente lobby del cemento e del tondino.
A Torino tuttavia sta crescendo la lotta per la casa, tra resistenza agli sfratti e occupazioni abitative.
Ascolta l’intervista a Renato Strumia, bancario, sindacalista ed esperto di questioni economich
Il sequestro dei due italiani ad opera della guerriglia maoista nell’India ha riportato all’attenzione dei medi internazionali l’esistenza di questa resistenza politica e indigena nel cuore dell’India rampante del turbo-capitalismo e del nuovo” sviluppo”. I media, interessati esclusivamente alla sorte dei rapiti ci hanno fornito un’idea distorta e falsa di una guerriglia longeva, attiva, organizzata […]
Cresce la tensione nei giorni che precedono le celebrazioni del Capodanno curdo, il 21 marzo.Scontri si sono prodotti tra gli agenti della polizia turca e migliaia di persone che avevano iniziato i festeggiamenti, a Istanbul e Diyarbakir. Il segretario BDP (Partito per la pace e democrazia) del quartiere Arnavutköy di Istanbul, Hacı Zengin è morto […]
Una nuova ondata di cemento e speculazione si sta per abbattere sulla Martesana: la TEM (tangenziale est esterna milano). Questa nuova infrastruttura si inserisce nel folle piano di Formigoni di trasformare la Martesana nel nuovo polo logistico d’Europa. Assolombarda stima che oltre il 70% delle merci in ingresso e in uscita dall’Italia passerà dall’est milanese(rigorosamente […]
Ancora un fine settimana di lotta in Val di Susa; nella giornata di sabato l’occupazione dell’A32 e nella giornata di domenica mobilitazione popolare , con partenza da Giaglione, direzione precisa: Clarea. E’ così è stato, centinaia di persone, nonostante la pioggia, bandiere in mano e cuore oltre i new jersey e il filo spinato hanno […]
Oggi 17 marzo, il movimento no tav si è dato appuntamento alle 16 nella piazza del mercato di Bussoleno. Dopo un’assemblea con oltre un centinaio di persone, è stato deciso di rimarcare la linea della fermezza contro l’alta velocità, andando a bloccare per un’ora circa entrambe le corsie dell’autostrada A32 fisicamente e costruendo barricate. Questo […]
Davide e due compagni vengono accoltellati da tre neofascisti appartenenti alla stessa famiglia in via Brioschi. Subito dopo le forze dell’ordine si scagliano con feroce violenza contro i compagni accorsi all’ospedale S. Paolo preoccupati per gli amici accoltellati. Il processo farsa per fatti del S. Paolo si conclude nel 2009 con l’assoluzione delle forze dell’ordine […]
Storica sentenza della Corte di Cassazione che ribalta la giurisprudenza consolidata. Una coppia di uomini sposati in Olanda hanno chiesto il riconoscimento del proprio matrimonio, negato in principio dal sindaco di Latina dove la coppia vive e lavora. La Corte chiamata ad esprimersi in materia si esprime definendo che il matrimonio tra due coniugi dello […]
Dopo lo sgombero di via Mameli, oggi è stato occupato un nuovo stabile in corso novara 9 dalla famiglia tunisina che ha subito lo sfratto avvenuto la settimana scorsa, e altre famiglie sotto sfratto che si trovano in condizioni precarie. Questa nuova occupazione segna la dignità e la determinazione di chi per più di un […]
Torino 15/3/2012 Ho ricevuto nel pomeriggio, da parte del mio avvocato, la comunicazione che il giudice ha revocato il “divieto di comunicare con qualsiasi mezzo”, emesso nei miei confronti dal giorno della concessione – da parte del tribunale del riesame – della detenzione domiciliare (13/2) e mantenuto sino ad oggi. L’altra mia richiesta, di poter […]
Nei procedimenti per violenza sessuale di gruppo, il giudice non è più obbligato a disporre o a mantenere la custodia in carcere dell’indagato, ma può applicare misure cautelari alternative. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione, dando un’ interprestazione estensiva ad una sentenza della Corte Costituzionale del 2010. Una decisione che ha scatenato la reazione […]